Zool. - Genere di rettili sfenodontidi comprendente
forme fossili del Triassico e del Giurassico e la sola specie vivente
Sphenodon punctatum, detta
tuatara, presente solo su alcune
isolette a Est e a Sud della Nuova Zelanda. Lungo 60 cm, ha corpo tozzo e
lateralmente compresso, arti corti e massicci con le estremità provviste
di cinque dita unghiate unite fra loro da una membrana. Una cresta di tubercoli
spinosi parte dal capo e giunge alla punta della coda; granuli epidermici
rivestono il capo e il dorso; il ventre è ricoperto da placchette.
L'occhio è scuro e piuttosto grande e ha la membrana nittitante (come gli
uccelli). La livrea è bruna o grigia superiormente, con macchie gialle;
giallo pallido è la cresta e giallo ocra le parti inferiori del corpo;
è privo di organi copulatori. Crepuscolare e notturno, durante il giorno
e nel periodo del letargo vive sotto terra, per lo più nelle tane dei
puffini (
Puffinus carneipes); la femmina depone da due a dieci uova che
si schiudono dopo un'incubazione di circa un anno. Lo
s. presenta grande
interesse scientifico poiché costituisce uno dei rettili viventi
più arcaici, tanto da meritarsi il nome di “fossile
vivente”.