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Settimana.

(dal latino tardo septimana, der. di septimus: settimo). Periodo di sette giorni che comincia il lunedì e termina la domenica. ║ Periodo di sette giorni consecutivi a prescindere dal giorno di inizio: quest'estate sono stato due s. in Namibia. ║ Con riferimento a qualche evento o manifestazione particolare, periodo di sei o sette giorni o anche più con inizio variabile: s. musicale. ║ S. lavorativa: i sei (o i cinque) giorni lavorativi compresi tra il lunedì e il sabato (o il venerdì). • Encicl. - La periodizzazione settimanale ha le sue origini in tempi molto remoti. I Babilonesi, ad esempio, suddivisero ciascun ciclo lunare in quattro s., attribuendo valore sacrale al 7º, 14º, 21º e 28º giorno. Gli Ebrei adottarono anch'essi la suddivisione settimanale, ma la derivarono dalla lettura della Genesi, ove è scritto che Dio impiegò sei giorni per la Creazione e dedicò il settimo al riposo. La s. fu in uso anche in ambiente caldeo, ove fu messa, però, in rapporto con l'ordine delle sfere tolemaiche; a partire dal II sec. a.C., ciascun giorno venne, inoltre, collegato a uno dei sette pianeti allora conosciuti (Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno, Sole) e nacque un vero e proprio ordine dei giorni della s. che passò pressoché invariato nella Roma imperiale. Nelle province, invece, i giorni furono indicati con i nomi delle divinità autoctone; di questo si ha riscontro anche nelle lingue germaniche moderne: così, ad esempio, l'inglese Wednesday, che deriva da Wodan. Il Cristianesimo ereditò l'ordine e le denominazioni romane, con l'unica differenza riguardo al giorno del Sole, che divenne giorno del Signore (in latino Dominus, da cui l'italiano domenica). • Econ. - S. della liquidazione: l'insieme delle fasi in cui si svolge la liquidazione mensile delle negoziazioni a termine di borsa. • Lit. - S. santa: periodo che va dalla domenica delle Palme alla domenica di Pasqua, nel corso della quale si commemora la passione e la morte di Gesù Cristo. Nella liturgia cattolica della s. santa (liturgia modificata più volte e definitivamente fissata nel Missale Romanum nel 1969 da papa Paolo VI) sono considerati di particolare importanza il venerdì (venerdì santo), il sabato (sabato santo) e la domenica di Pasqua che, presi insieme, costituiscono il cosiddetto Triduo Pasquale. Tutta la s. santa è, però, scandita da una particolare serie di riti: la domenica delle Palme viene letta la Passio (ripetuta anche nei giorni di martedì e mercoledì); il giovedì successivo (giovedì santo) viene istituita ed esposta l'Eucarestia; il venerdì si compie l'adorazione della croce, la deposizione dal sepolcro e la preghiera per tutta la Chiesa; il sabato, nel corso della messa serale, viene acceso il nuovo fuoco, viene benedetto il cero pasquale e si intona l'Exultet. • St. - S. rossa: la seconda s. del giugno 1914, durante la quale si ebbe un'ondata di agitazioni in tutta Italia per protestare contro la morte di tre dimostranti nel corso di una manifestazione antimilitarista ad Ancona. Tali agitazioni in Romagna e nelle Marche si configurarono come veri e propri tentativi insurrezionali che, sconfessati dalla Confederazione generale del lavoro, furono duramente repressi dal Governo.