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Servo.

Chi è in stato di servitù. ║ Chi presta i propri servizi, per lo più domestici, alle dipendenze di una persona o di una famiglia; ricorrono più frequentemente i sinonimi domestico, cameriere o servitore, dal significato meno spregiativo di s. ║ Iron. - S. suo, s. vostro, s. umilissimo: formule di cortesia, oggi usate con un'intonazione affettuosamente ironica. ║ Per estens. - Chi si dedica con fedeltà e devozione, o anche solo per interesse, a una persona o a un ideale: s. della patria; s. di Sua Maestà. • St. - S. della gleba: nel diritto feudale, il contadino, privo di diritti civili e politici, legato di generazione in generazione a un terreno che non poteva abbandonare. • Rel. - S. di Dio: cristiano morto in fama di santità, che tuttavia può essere venerato con culto pubblico solo dopo che sia stato elevato a beato, mediante la causa di beatificazione. ║ S. dei s. di Dio: formula riferita ai papi in segno di umiltà. ║ S. della Carità: congregazione religiosa fondata nel 1908 da don Luigi Guanella allo scopo di fornire assistenza e aiuto agli anziani, agli handicappati, ai bambini abbandonati, accogliendoli nelle case appositamente edificate. La casa generalizia ha sede a Roma; da qui la congregazione si è diffusa nel resto dell'Italia, in America Latina, India e Africa. ║ S. di Maria o Serviti: ordine mendicante fondato nel 1233 da sette mercanti fiorentini fedeli alla regola di sant'Agostino. Riconosciuto da Urbano IV nel 1263 e approvato da Benedetto XI nel 1304, l'ordine elesse a proprio centro il Monte Senario e si dedicò alla diffusione del culto della Madonna, specialmente Addolorata, mediante lo studio, la predicazione e la cura dei santuari. La casa generalizia ha sede a Roma. • Arred. - S. muto: piccolo mobile, in genere provvisto di rotelle, su cui si appoggiano gli indumenti quando ci si veste o su cui si preparano gli indumenti da indossare. • Teat. - S. di scena: facchino di teatro, incaricato di trasportare l'arredamento di scena dal magazzino al palcoscenico.