(dal latino
sepultura, der. di
sepelire: seppellire). Deposizione nella tomba dei resti mortali di una
persona; anche il fatto di venir sepolto
.
║ Per estens. - Cerimonia funebre, funerale:
farò di tutto per essere presente alla s.
║ Per estens. - Luogo in cui viene sepolto
un defunto; tomba, sepolcro:
la sua s. sarà vicina a quella della
madre. • Dir. can. -
S.
ecclesiastica: rito consistente nel trasporto della salma in una chiesa
(quella parrocchiale o del luogo in cui avvenne la morte, salvo diversa
volontà del defunto o particolari deroghe ottenibili soltanto con
l'assenso del parroco del defunto), nella celebrazione delle esequie e
nell'accompagnamento alla
s. Non possono aspirare alla
s.
ecclesiastica, oltre ai non battezzati, anche gli apostati o gli ascritti a
setta eretica o scismatica, gli scomunicati o i personalmente interdetti, i
suicidi
deliberato consilio, i morti in seguito a duello, coloro che si
sono pronunciati a favore della cremazione del proprio corpo, tutti i peccatori
pubblici. • St. delle rel. - Le tradizioni
religiose di ogni civiltà condizionano in modo sensibile il trattamento
riservato ai defunti. Per questo le varie forme di
s. illuminano gli
storici e gli archeologi sui riti funerari, sull'arte, sulla religione e,
soprattutto, sulla struttura sociale ed economica del villaggio in cui sono
praticate. Generalmente tutte le civiltà, anche le più complesse,
considerano impuro, e dunque pericoloso, il cadavere; onde la necessità
di allontanarlo. Alcuni gruppi preferiscono evitare che il decesso avvenga
all'interno dell'abitato: perciò abbandonano il moribondo o lo ripongono
in una tomba aperta, provvedendo a fornirgli ogni genere di vivande. Pratica
diffusa è pure l'abbandono del morto, che viene trasportato fuori
dall'abitato, nel bosco o nel deserto. Sostanzialmente simile all'abbandono
è l'immersione del cadavere nel mare o nei fiumi. Il seppellimento in
terra (inumazione) talvolta può avvenire in casa; in genere, tuttavia,
è un trattamento solo provvisorio e comunque riservato ai bambini. Nella
maggior parte dei casi, le tombe sorgono al di fuori dell'abitato, in genere
riunite in un luogo particolare a formare i cimiteri o le necropoli. La
disposizione delle singole tombe segue l'ordinamento dei punti cardinali o,
più spesso, le idee relative all'ubicazione dell'aldilà. Il
cadavere viene posto generalmente in posizione rannicchiata. La pratica di
s. più diffusa dopo l'inumazione è la cremazione, in genere
favorita da fattori vari quali la necessità di ridurre i resti (che
divengono in tal modo più facilmente trasportabili), la volontà di
distruggere insieme con il corpo anche lo spirito, ritenuto pericoloso, o
l'opposta volontà di liberare lo spirito da ogni legame con il corpo.
Quanto al trattamento riservato alle ceneri, queste possono essere disperse
nell'aria, gettate nell'acqua oppure racchiuse in urne e scrupolosamente
conservate.