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Sensore.

(dal latino sensus, der. di sentire: percepire). Dispositivo meccanico o elettronico capace di rilevare, in un sistema di controllo, valori o cambiamenti di una grandezza fisica. La grandezza acquisita in ingresso dal s. e quella fornita in uscita (detta segnale) sono di natura diversa e tuttavia legate l'una all'altra da una legge precisa. • Tecn. - I s. possono essere classificati in vari modi. In relazione alla grandezza acquisita si distinguono s. di grandezze chimiche, di grandezze fisiche e di immagine; in relazione alla natura della grandezza fornita si hanno: s. meccanici, acustici ed elettrici; in relazione al tipo di segnale fornito i s. si suddividono in analogici e digitali. Infine esistono s. di soglia, deputati semplicemente a segnalare un certo valore della grandezza acquisita. Le applicazioni dei s. sono svariate; tra le principali si ricordano: i sistemi di misura e di controllo, i dispositivi intelligenti, la robotica, la bioingegneria. ║ S. di grandezze chimiche: sono caratterizzati da elettrodi o sonde capaci di stabilire con esattezza la natura e la concentrazione di una particolare specie chimica presente in sistemi vari. Possiedono una membrana, allo stato solido oppure liquido, che risulta sensibile alla specie oggetto di analisi. Il segnale fornito in uscita dai s. è per lo più elettrico; non mancano tuttavia s. che danno una risposta di natura ottica quali, ad esempio, quelli basati sui mutamenti dell'indice di rifrazione. La crescente diffusione dei s. di grandezze chimiche è pienamente giustificata dalle principali caratteristiche dei s. suddetti: l'accuratezza e la rapidità delle misure, la semplicità, il basso costo di produzione, la selettività, il vasto campo di applicazione per la rilevazione di specie sia organiche sia inorganiche. ║ S. di grandezze fisiche: si rivolgono essenzialmente a grandezze meccaniche, termiche e acustiche. Possono essere classificati in base alla grandezza rilevata (s. di spostamento, di pressione, di temperatura, ecc.), come pure al principio di funzionamento; in base a quest'ultimo si distinguono s. meccanici e s. elettrici. I primi funzionano per contatto (s. di spostamento), per deformazione di un elemento elastico (s. di pressione), per la presenza di un elemento provvisto di massa (s. di accelerazione) o capace di dilatarsi (s. di temperatura a bulbo, a lamina bimetallica), per restringimento di una vena fluida (s. di velocità). I secondi comprendono i s. elettrici attivi, che mettono a disposizione una f.e.m. e utilizzano particolari effetti fisici, e i s. elettrici passivi, che mettono a disposizione una variazione di resistenza, di induttanza o di capacità, convertibile in tensione mediante circuiti a ponte di Wheatstone o circuiti voltamperometrici. ║ S. di immagine: dispositivo cui si ricorre per digitalizzare le immagini a scopo di registrazione, analisi o elaborazione nelle telecamere, negli scanner; si basa sull'effetto fotoelettrico.