Romanzo di I. Svevo, pubblicato nel 1898,
quindi ristampato nel 1927, sull'onda del successo de
La Coscienza di
Zeno.
S. narra la vicenda di Emilio Brentani, modesto impiegato che
in gioventù aveva riscosso qualche successo letterario e che si era in
seguito rassegnato a trascorrere una vita grigia al fianco della sorella Amalia.
Un giorno Emilio conosce Angiolina, una giovane dai facili costumi, e se
innamora, iniziando un percorso di autodistruzione caratterizzato
dall'incapacità di vedere, e accettare, la realtà nella quale si
compiono i continui tradimenti della donna. Solo la morte della sorella, che
perde la vita intossicata dall'etere che ha inalato per dimenticare il suo amore
non corrisposto verso l'amico e consigliere di Emilio, Stefano Balli,
riuscirà a scuotere il protagonista il quale, seppure per breve tempo,
ritroverà ancora un briciolo di consapevolezza di sé.