Strumento per segnalazioni ottiche a distanza.
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S. stradale: apparecchio utilizzato
per la regolamentazione del traffico stradale; è costituito generalmente
da un'asta verticale (in alcuni casi è privo dell'asta e si trova sospeso
al centro della corsia stradale di interesse), alla cui sommità è
fissata una struttura rettangolare contenente tre lenti di colore diverso,
illuminate da apposite lampadine. Le lenti hanno colore
verde (via
libera),
giallo (fare attenzione) e
rosso (via ostruita); la luce
gialla lampeggiante prescrive di usare prudenza e diminuire la velocità.
Esistono inoltre
s. dotati di frecce direzionali luminose, in grado di
specificare le direzioni in cui la marcia è consentita. Speciali segnali
luminosi possono essere riservati ai pedoni. Chiunque viola gli obblighi o i
divieti indicati dai segnali luminosi di circolazione è punito con
un'ammenda. Si definisce
fase semaforica il tempo in cui il
s.
rimane in un dato stato (luce verde, gialla, rossa), mentre si definisce
ciclo semaforico la successione completa delle tre fasi. Il ciclo
semaforico non ha lunghezza costante, ma variabile a seconda delle condizioni
del traffico; esso ha durata media di 40-60 sec e può arrivare a un
massimo di 120 sec. Quando diversi
s. sono posizionati in rapida
successione su una strada, il ciclo di ognuno di essi è opportunamente
sfalsato rispetto a quello dei successivi, in modo che, a una velocità
base costante, un autoveicolo incontri tutti i
s. nella stessa fase. I
s. possono avere
comandi manuali o
automatici; il comando
manuale è consigliabile per un flusso di autoveicoli non superiore al
migliaio di unità l'ora, mentre quello automatico (il più diffuso)
è adatto a flussi fino a quattro-cinque volte maggiori; esso può
avere tempo fisso o variabile a seconda dell'intensità del traffico,
misurata da appositi rilevatori. ║
S.
marittimo: posto di segnalazione situato nella maggior parte dei casi
all'ingresso del porto e destinato alla regolamentazione del traffico in entrata
e in uscita dal porto medesimo.