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Segòvia.

Città (55.000 ab.) della Spagna centrale, nella Castiglia-León, capoluogo della provincia omonima; è situata a 1.000 m s/m., su un'altura rocciosa tra i corsi dell'Eresma e del Clamores, alle falde settentrionali della Sierra de Guadarrama. • Econ. - Centro commerciale di prodotti agricoli, zootecnici e forestali; industrie tessili, alimentari, elettrotecniche, chimiche, metalmeccaniche, conciarie, del vetro e delle ceramiche. Turismo. • St. - Abitata in origine da popolazioni celto-iberiche, divenne in seguito parte della Spagna Tarraconense retta dai Romani. Durante il VI sec., all'epoca del dominio visigoto, divenne sede vescovile. Caduta in mano agli Arabi, fu più volte oggetto di riconquista cristiana finché, nel 1072, venne distrutta da ×Alî Moymûn, signore di Toledo. Venne riconquistata definitivamente nel 1085 da Alfonso VI che la riedificò e la fortificò. Nel 1120 divenne nuovamente sede vescovile. Fu più volte residenza reale dei sovrani di Castiglia e luogo di riunione delle Cortes. Nel XV sec. fu una delle città nelle quali scoppiarono le rivolte anarchiche contro il re Enrico IV e nel 1520 divenne centro di ribellione dei Comuneros. • Arte - La città conserva ancora molti resti romani, tra i quali ampie parti della cinta muraria e l'acquedotto traianeo. Importanti sono inoltre la cattedrale (XVI sec.), in stile gotico fiammeggiante; l'Alcázar, residenza di Isabella di Castiglia, eretto sulle rovine di una fortezza romana e ricostruito più volte, al cui interno è la moresca sala del trono; le chiese di San Millán (XII sec.) e di San Esteban (XIII sec.); i monasteri di Parral (1447) e di San Antonio el Real (1455), entrambi in stile gotico-mudéjar, fondati da Enrico IV; la chiesa di Vera Cruz (XIII sec.), edificata dai Templari a modello di quella del Santo Sepolcro di Gerusalemme; numerosi edifici civili costruiti sotto la dominazione moresca della quale conservano evidenti caratteristiche stilistiche. ║ Provincia di S. (6.922 kmq; 147.188 ab.): posta nella Spagna centro-settentrionale, è delimitata a Sud-Est dalla Sierra de Guadarrama e si allarga a Nord su un altopiano solcato da affluenti del Duero (Cega, Duraton, Eresma). La ricchezza idrica permette lo sviluppo agricolo (patate, frutta, barbabietole, ortaggi) e l'allevamento ovino. Importanti anche lo sfruttamento delle foreste e l'attività industriale di tipo estrattivo (ferro, rame, quarzi auriferi, feldspato, marmi). Città principali: Riaza, San Ildefonso e San Rafael.
L'Alcázar di Segovia