Città (159.133 ab.) dell'Ungheria meridionale,
capoluogo della contea di Csongrád; è situata a 80 m s/m., alla
confluenza del Maros nel Tibisco. Attivo centro commerciale e industriale
(industrie alimentari, metalmeccaniche, del legno), ha conosciuto un rapido
sviluppo negli anni Sessanta dopo la scoperta di giacimenti di petrolio e gas
naturale. • St. - Importante fortezza magiara,
S. venne distrutta
dai Tatari nel 1241. Nel XV sec. beneficiò dei privilegi concessi da
Sigismondo di Lussemburgo e Mattia Corvino e nel 1498 fu elevata al rango di
regia città libera. Nel 1542 fu occupata dai Turchi, che la fortificarono
e in mano ai quali rimase fino al 1686, quando venne riconquistata dai
cristiani. La città fu uno dei centri della rivoluzione del 1848-49 e nel
luglio 1849 vi si stabilì il Governo di Kossuth.