Disciplina scientifica, parte
integrante della geologia, che indaga la genesi, la composizione e
l'organizzazione strutturale dei sedimenti e delle rocce sedimentarie: a tale
scopo essa interagisce e collabora con gli altri settori delle scienze della
Terra, quali la tettonica, la mineralogia, la stratigrafia, ecc. Principale
obiettivo della
s. è elaborare una definizione il più
possibile attendibile dei processi sedimentari che, mediante accumulo di
sedimenti, hanno prodotto un deposito e una descrizione altrettanto esatta
dell'ambiente sedimentario stesso, dal punto di vista sia della collocazione
geografica e spaziale sia della diacronia, cioè del suo perdurare nel
tempo. Principio informatore della
s. è quello, cosiddetto,
dell'attualismo: i caratteri propri degli ambienti sedimentari attuali,
cioè, devono essere utilizzati come strumenti di lettura anche degli
ambienti più antichi, presupponendo che le leggi fisiche, chimiche e
morfologiche che ne determinano la formazione siano le medesime che agiscono
sulle formazioni sedimentarie ancora in corso. La
s., inoltre, si propone
di chiarire le correlazioni esistenti tra sedimenti di zone diverse, le
variazioni di
facies e, infine, i rapporti tra sedimentazione e movimenti
tettonici. I risultati del complesso di queste indagini consentono la
ricostruzione paleogeografica dei diversi bacini sedimentari nonché della
loro evoluzione spaziale e temporale. Questa disciplina ha trovato le
applicazioni più significative, nel campo dell'esplorazione del
sottosuolo: nell'industria petrolifera e nelle ricerche idrogeologiche. Infatti,
grazie alle indagini intorno alla geometria organizzativa delle strutture
sedimentarie formatesi nei diversi ambienti sedimentari, la
s. offre la
possibilità di considerare l'estensione dei
recevoirs secondo
precisi modelli geometrici.