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Sedile.

Termine generico con il quale si indicano sedie, panchine, scanni, sgabelli e tutto ciò che può essere utilizzato per sedersi. ║ Piano della sedia, del divano, ecc. su cui ci si siede. ║ Anello ribaltabile di legno o di plastica posizionato sul vaso del water per sedervicisi sopra. ║ Con l'arcione, elemento del corpo della sella utilizzata per cavalcare. • Aer. - Sinonimo di seggiolino. • Etn. - Nelle civiltà di interesse etnologico, era spesso la nuda terra (a volte coperta da pelli o pellicce) a svolgere le funzioni di s. In alcune zone dell'Africa e dell'America erano, invece, in uso piccoli seggi lignei o di pietra di forma curvilinea e privi di spalliere; versioni più elaborate di questi seggi erano i troni regali, forniti di spalliera e di una ricca decorazione. In alcune popolazioni dell'Oceania e dell'Asia settentrionale venivano utilizzati banchi e piattaforme disposte lungo la parete delle abitazioni. • Sport - S. scorrevole: nelle imbarcazioni da regata, il banco del vogatore che, scorrendo su due guide metalliche, rende più agevole la remata. • Trasp. - S. anatomico: nelle automobili, s. con il piano conformato in modo da rispettare la linea tenuta dal corpo umano durante la guida. ║ S. avvolgente: nelle automobili, s. con schienale arcuato che circonda il dorso del guidatore, sostenendolo. • Encicl. - L'iconografia pittorica testimonia che gli antichi Egizi si servivano, per sedersi, di sgabelli e sedie con spalliera e braccioli; in Mesopotamia, invece, erano più comuni i troni. Greci e Romani adoperarono sia semplici s. sia seggiole più elaborate; in particolare, presso questi ultimi, si ebbero la sella curulis (con gambe ricurve in avorio, simbolo del potere giudiziario), la sella aurea (d'oro per l'imperatore), la sella castrensis (pieghevole con gambe diritte, su cui si sedeva il comandante in capo nel pretorio dell'accampamento); la sella balnearis (da bagno); la sella tonsoria (da barbiere). In epoca medioevale, benché prevalesse lo sgabello a forma triangolare o rettangolare, entrò in uso presso gli alti dignitari ecclesiastici il faldistorium, un seggio a X in metallo senza schienale. Nel Rinascimento si diffusero s. di forme e decorazioni raffinate, tra cui la sedia pieghevole savonarola, la dantesca (sedia formata da quattro legni ricurvi con schienale in cuoio) e le sedie a pozzetto. Tipici del XVI sec. sono i seggioloni, provvisti di braccioli e schienale, nonché la fratina, sedia a s. piatto e traverse intagliate. Il XVII sec. portò nuove e più ricche decorazioni e un uso più compiaciuto dell'imbottitura. Nel XVIII sec., sedie, poltrone e divani divennero parti integranti dell'arredamento e vennero, pertanto, spesso rivestite della medesima stoffa utilizzata per la tappezzeria. Nel XIX sec., con l'affermarsi della produzione in serie, si ebbero alcune novità tecnico-stlistiche quali l'impiego di legno evaporato, la meccanizzazione di alcuni processi di impagliatura, l'introduzione del metallo. Forme più ardite e una maggior disponibilità di materiali (acciaio, plastica, cristallo) caratterizzarono, invece, i s. del XX sec.