Residuo della fusione di minerali costituito
dalle impurità del minerale e dalle materie prime aggiuntevi per
fonderlo. ║ Fig. - Residuo privo di valore, parte deteriore. •
Fisiol. -
S. alimentari: parte del cibo che non viene digerita, né
assorbita, utile poiché stimola la peristalsi intestinale. • Geol.
- In vulcanologia, brandello di lava, spesso spugnoso, espulso da un vulcano. In
base alla loro origine, le
s. si suddividono in diverse categorie:
s.
di lava, frammenti di lava prodotti per la fuoriuscita di gas magmatici
dalla prima crosta che si forma sulla corrente lavica;
s. di lancio,
brandelli di lava lanciati in aria durante la fase esplosiva del vulcano;
s.
saldate, prodotte dalla solidificazione di
s. di lancio ricadute a
terra ancora fluide. • Metall. - Nella metallurgia estrattiva le
s.
vengono prodotte tramite una serie di reazioni della ganga del minerale e un
opportuno fondente, aggiunto alla carica del minerale per ottenere un prodotto
finale a elevata fluidità, allo scopo di facilitare la separazione tra
s. e metallo e di permettere un'azione affinante delle
s. stesse a
temperature sufficientemente basse. Le
s. possono trovare un utilizzo
immediato, come negli altiforni, oppure possono essere riciclate nelle fasi
antecedenti dell'intero ciclo, se è presente un elevato contenuto
dell'elemento che si vuole estrarre o di altri elementi; nel primo caso esse
subiscono un rapido raffreddamento, detto
tempra delle s., necessario per
mantenere a temperatura ambiente i composti che si generano alle alte
temperature e per aumentarne la friabilità. ║
S. acida:
s. ricca di componenti acidi. ║
S. basica:
s. ricca
di componenti basici. • Fis. -
S. radioattive: materiali di rifiuto
radioattivi, di un reattore o di un impianto nucleare. Il parametro più
importante per la classificazione delle
s. radioattive è il
periodo di dimezzamento dei radionuclidi ad esse associati; in base ad
esso le
s. si suddividono in nuclei prodotti per fissione, con periodi di
dimezzamento non superiori ai 30 anni, e nuclei prodotti per assorbimento
neutronico negli elementi fissili o fertili, con periodi di dimezzamento molto
più lunghi. Il problema della gestione delle
s. radioattive assume
un ruolo fondamentale nelle tecnologie nucleari, soprattutto per quanto riguarda
lo smaltimento finale; i residui ad attività molto bassa vengono
solitamente dispersi nell'ambiente, mentre le
s. altamente contaminate
vengono immagazzinate e isolate. In quest'ultimo caso, tuttavia, il più
delle volte è necessario ridurre il volume troppo elevato delle sostanze
radioattive attraverso trattamenti capaci di concentrarle in volumi minori;
questi, a loro volta, vengono isolati in formazioni geologiche stabili per
millenni, mediante barriere artificiali che impediscano la trasmigrazione dei
radionuclidi dai depositi alla biosfera.