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Scìmmia.

(dal latino simia, der. del greco simós: dal naso schiacciato). Nome della maggior parte dei mammiferi primati suddivisi nei due ordini o infraordini dei platirrini e dei catarrini. ║ Fig. - Persona di aspetto sgradevole, di animo maligno. ║ Fig. - Chi contraffà e imita gesti, voci o maniere d'altri. ║ Fig. - Fare la s. a qualcuno: imitarlo, rifargli il verso. ║ Fig. - Termine che, nella prima metà degli anni Ottanta, rientrava nel gergo dei tossicodipendenti a indicare lo stato di dipendenza dalla droga o la crisi di astinenza. • Zool. - Le dimensioni delle s. sono molto varie, comprese tra quelle di uno scoiattolo a quelle di un uomo. Il capo ha forma arrotondata, il muso è sporgente e caratterizzato da una muscolatura facciale che consente all'animale grande capacità mimica. Gli occhi sono rivolti in avanti e permettono una visione binoculare; grazie alla loro struttura, fondamentalmente simile a quella umana, le s. riescono a distinguere quasi tutti i colori. I padiglioni auricolari sono di dimensioni modeste e spesso aderiscono al capo. A seconda dell'ordine di appartenenza, le narici divergono anteriormente (platirrini) oppure sono parallele e volte verso il basso (catarrini). La dentatura è costituita da 32-36 denti; fra questi i più sviluppati sono i canini, spesso grandi e appuntiti e utilizzati come armi da combattimento. Nella cavità orale, la laringe consente di emettere una grande varietà di suoni. A seconda delle specie, gli arti sono magri oppure possenti e muscolosi; inoltre, in relazione alle diverse abitudini delle varie specie, gli anteriori superano in lunghezza quelli posteriori (così è, ad esempio, nelle specie arboricole, che saltano da un ramo all'altro), o viceversa (come avviene, ad esempio, nelle specie che non si limitano ad arrampicarsi, ma corrono anche con grande agilità sul terreno). Mani e piedi sono prensili; nella mano, tuttavia, il pollice non è opponibile a differenza dell'alluce del piede. Le piante delle mani e dei piedi sono glabre e fittamente ricoperte di solchi e linee. La coda ha lunghezza variabile (talvolta è anche prensile e, per questo, denominata “quinta mano”); in alcune specie è del tutto assente. La pelliccia può essere più o meno rada, di colore nero, grigio, rossastro o giallastro; del tutto privi di peli sono il viso, la regione sessuale e quella delle natiche (queste ultime sono anche callose, poiché è su di esse che l'animale in genere si appoggia). La morfologia dell'apparato scheletrico è molto simile a quella umana, soprattutto per quanto riguarda la forma e le dimensioni del cranio; la conformazione della gabbia toracica e la struttura del bacino risentono della tendenza, tipica delle s., verso la condizione eretta. Nelle specie più primitive il sistema nervoso fa capo a un cervello di dimensioni ridotte; viceversa, nelle specie più evolute l'encefalo aumenta di peso e presenta una superficie solcata da circonvoluzioni che ne incrementano l'estensione. Inizialmente sede del senso olfattivo, nel corso dell'evoluzione il cervello arriva a riunire in sé la capacità visiva, le capacità tattili e prensili, nonché particolari centri di associazione che conferiscono all'animale spiccate capacità di apprendimento e memorizzazione; parallelamente, lo sviluppo del cervelletto garantisce l'equilibrio e il coordinamento dei movimenti. A differenza degli altri mammiferi, gli accoppiamenti non sono limitati a periodi ben precisi, ma possono avvenire in qualunque momento; le femmine tuttavia vengono fecondate solo in determinati giorni del loro ciclo mensile (nelle femmine di alcune specie, durante i giorni fecondi si forma un rigonfiamento colorato intorno alla regione sessuale che ha lo scopo di attrarre i maschi). La gravidanza ha durata variabile, in genere da tre a nove mesi, e si conclude per lo più con la nascita di un solo piccolo; non sono rari, tuttavia, casi di parti gemellari. I neonati si nutrono quasi unicamente del latte materno e vengono svezzati dopo un periodo di tempo variabile a seconda della specie di appartenenza. Anche la differenza fra i sessi dipende dalla specie: in alcuni casi maschi e femmine sono molto simili fra loro, in altri il dimorfismo sessuale è molto accentuato e riguarda, ad esempio, le dimensioni del corpo o il colore del pelo. Le s. vivono di solito in famiglie, o in un insieme di famiglie, in cui un vecchio maschio riveste il ruolo di capo; i legami all'interno del gruppo sono molto forti. Di abitudini prevalentemente diurne e onnivore, sono particolarmente ghiotte di vegetali (frutta, bulbi, tuberi e germogli). Vivono nelle regioni calde dell'Asia, dell'America e dell'Africa; la sola specie europea è la bertuccia, che vive a Gibilterra. ║ S. leonina (Leontopithecus rosalia): s. platirrina della famiglia dei Callitricidi, diffusa nelle foreste tropicali del Brasile. Lunga circa 40 cm, ha il mantello di colore arancione fulvo, talvolta chiazzato di nero, e una lunga criniera di peli intorno al capo (da cui il nome). ║ S. nasuta (Nasalis larvatus): s. catarrina della famiglia dei Cercopitecidi, presente nelle foreste di mangrovie del Borneo; di medie dimensioni, deve il suo nome alla caratteristica forma del naso, simile a una proboscide piatta e peduncola. ║ S. ragno: nome delle varie specie di s. del genere atele, appartenenti alla famiglia dei Cebidi, diffuse nelle foreste pluviali dell'America Centrale e Meridionale. Di dimensioni modeste, stanno per la maggior parte del tempo sulle chiome degli alberi, dove si spostano agilmente grazie alla coda prensile e a lunghe e sottili zampe (da cui il nome). ║ S. scoiattolo (Saimiri sciureus): s. platirrina della famiglia dei Cebidi, presente nelle foreste umide dell'America Centrale e Meridionale; di dimensioni modeste (25-40 cm), si arrampica sugli alberi con grande agilità. ║ S. urlatrice: nome delle diverse specie di s. del genere aluatta, appartenenti alla famiglia dei Cebidi, che vivono nelle foreste e nelle praterie dell'America Centrale e Meridionale; il nome deriva dall'abitudine di queste s. di comunicare fra di loro medianti forti grida.
Esemplari di orango Pongo pygmaeus

Un gorilla

Babbuini

Scimpanzé e gorilla di montagna