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Scàridi.

Famiglia di pesci perciformi, costituita da circa 80 specie, diffuse nei mari caldi e temperati di tutto il mondo. Gli S. presentano corpo allungato, ricoperto da grandi scaglie cicloidi e caratterizzato da una colorazione vivace e molto varia. Il capo, che nei piccoli è molto grande, lungo e slanciato, assume progressivamente una forma più tozza e arrotondata e, talvolta, diviene una vera e propria gibbosità adiposa (è il caso del Cheilinus undulatus, che vive nell'Oceano Indiano e nel Pacifico). A differenza dei denti faringei, distinti gli uni dagli altri e molto robusti, quelli che si impiantano sulle mascelle sono fusi insieme a costituire un'unica struttura più o meno simile a un becco di pappagallo; da qui il nome di pesci pappagallo, con cui sono anche conosciuti i membri di questa famiglia. Gli S. sono dotati di una sola pinna dorsale, mentre la pinna anale è sorretta da due o tre raggi duri; le caratteristiche della coda variano a seconda dell'età: arrotondata nei giovani, diviene lobata negli adulti. Generalmente solitari, sono per la maggior parte erbivori e si nutrono di alghe, molluschi e crostacei; molte specie, inoltre, traggono alimento dalle sostanze digeribili presenti nei rami di corallo, che vengono accuratamente sminuzzati dai denti faringei. Si deve a questa azione la decomposizione delle barriere coralline, nonché la formazione della sabbia corallina bianca. Nel Mar Mediterraneo è diffuso il pesce pappagallo mediterraneo (Scarus cretensis): lungo non più di 50 cm, è di colore variabile (bruno, grigiastro, rosso o verde), presenta macchie biancastre lungo i fianchi ed è ricercato soprattutto per la gustosità delle sue carni.