(dal germanico
skalja: tegola,
embrice). Formazione laminare cutanea propria dei pesci. ║ Sinonimo di
squama (V.). ║ Ciascuna delle piccole
piastre sovrapposte delle armature medioevali. ║ Piccola scheggia, sottile
frammento di forma irregolare di materiale vario. • Edil. -
Tetto a
s.: disposizione degli embrici simile a quella dei pesci, vale a dire per
file parallele e con ciascun embrice appoggiato su quello sottostante e
lievemente sporgente da esso. • Geol. - Nome di un'unità
stratigrafica dell'Appennino umbro-marchigiano caratterizzata da calcari marnose
e marne con selce a frattura scagliosa. ║
Tettonica a s.:
formazione rocciosa dovuta a scorrimento di uno strato su un altro
preesisente. • Petr. - Tipo di roccia poco compatta, solitamente calcarea,
che tende a suddividersi in
s. • Zool. - Le
s. dei pesci si
distinguono in placoidi, ganoidi, ctenoidi e cicloidi. Le
s. placoidi
sono costituite da un dentello (composto da dentina e vitrodentina) e da una
placca basale e caratterizzano la zigrinatura della pelle degli squali. Le
s. ganoidi, che ebbero notevole diffusione nelle ere geologiche ma
che permangono ormai solo in pochissime specie, hanno la forma di losanga e
constano di uno strato interno di ganoidina e di uno strato esterno di
isopedina. Le
s. ctenoidi e le
s. cicloidi hanno,
invece, forma poligonale o ellittica e sono composte internamente di uno strato
fibrillare di natura collagenosa ed esternamente di ialodentina. Le
s. si
sviluppano in stadi molto precoci in corrispondenza di sollevamenti
dell'epidermide sotto cui si annidano cellule mesenchimali in fase di
moltiplicazione e, quando è giunta a termine la differenziazione tra i
due strati, si alzano ulteriormente rispetto al piano cutaneo, assumendo la
caratteristica disposizione embricata.