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Scuderìa.

Fabbricato destinato a ospitare i cavalli, opportunamente attrezzato per il loro ricovero e allevamento. ║ Per estens. - Complesso di cavalli, in genere da corsa, di uno stesso proprietario o allenatore. ║ Ordini di s.: quelli che la direzione tecnica impartisce ai propri corridori; riguardano, ad esempio, la condotta da tenere durante la gara, la precedenza all'arrivo, ecc. ║ Fig. - Ordini di s.: quelli impartiti dai dirigenti ai propri sottoposti relativamente all'atteggiamento da adottare in determinate circostanze. • Costr. - La s. viene edificata in un luogo asciutto; la temperatura si deve aggirare sui 15 ÷ 18 °C (qualora ciò non sia possibile, è prevista l'installazione di un impianto di condizionamento). A fini igienici, le pareti sono interamente rivestite di materiali lavabili; per l'eliminazione delle acque nere è previsto un apposito impianto di scolo. Nella maggior parte dei casi, la s. è suddivisa in stalli, separati gli uni dagli altri da un divisorio di legno e disposti in modo semplice o doppio. Per i cavalli pregiati sono previsti veri e propri recinti chiusi. In vari edifici del passato (case, palazzi, stazioni di posta, alberghi), le s. occupavano il piano terreno e si accedeva ad esse dai cortili interni. In alcuni edifici signorili, alle s. erano riservate ali o intere costruzioni a sé stanti. • Sport - Negli sport motoristici, complesso delle macchine da corsa che gareggiano per una casa, e relativa organizzazione. ║ Per estens. - Insieme organizzato di macchine e corridori, sia professionisti sia dilettanti, rappresentati ai vertici da un procuratore o da un direttore tecnico.