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Scogliera.

Serie di scogli o di massi rocciosi posti vicini gli uni agli altri. ║ S. artificiali: grossi accumuli di massi rocciosi posti dall'uomo a breve distanza dalle spiagge per proteggerle dall'azione erosiva esercitata dal moto ondoso delle acque marine o lacustri; possono essere collocati anche nell'alveo di fiumi o torrenti per evitare gli smottamenti dei terreni circostanti e il prodursi di frane. • Arch. - Muratura formata da massi di pietre naturali disposti senza ordine apparente gli uni sugli altri, così da ricordare la configurazione naturale degli scogli. • Geol. - Corpo carbonatico sopraelevato rispetto ai fondali che lo circondano, nel quale è presente un'impalcatura rigida e resistente alle onde la cui origine è fatta risalire all'attività di organismi costruttori: è detto anche reef ecologico, per differenziarlo dalle s. puramente sedimentarie di tipo fossile. ║ S. organogene: conosciute anche come s. coralline, sono ammassi rocciosi formati da organismi viventi (coralli, idrozoi, briozoi, madreporari, spugne, alghe calcaree, ecc.) capaci di estrarre il carbonato di calcio dall'acqua marina per fissarlo sul proprio scheletro. Le s. organogene si sviluppano soprattutto sul lato sopravvento di piattaforme, banchi e isole, luogo dove maggiormente si concentra l'azione di venti, onde e mareggiate diretti verso terra. S. organogene particolarmente conosciute sono gli atolli, dalla caratteristica forma circolare, al cui interno è racchiusa una laguna.
La scogliera di porfido rosso ad Arbatax, in Sardegna