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Sclerodermìa.

Patol. - Malattia cronica a carico dei vasi sanguigni, del tessuto connettivo cutaneo e sottocutaneo e del connettivo degli organi interni, che tendono progressivamente a sclerotizzarsi determinando lesioni localizzate o diffuse in tutti gli organi. Sebbene sia ancora considerata una malattia a eziologia sconosciuta, si ritiene possa essere provocata da un meccanismo immunologico di autoaggressione tipico delle malattie autoimmuni. La s. è infatti caratterizzata da alterata attività immunologica, da manifestazioni autoimmunitarie con una fase infiammatoria e da uno stadio atrofico con fibrosi e zone di calcificazione. Può evolvere con modalità diverse, per cui si distinguono varie forme: la s. localizzata, la s. generalizzata e la s. a placche o a chiazze (morfea). ║ S. localizzata o circoscritta: interessa esclusivamente il distretto cutaneo, anche se col passare del tempo può generalizzarsi, ed è caratterizzata da indurimento e ispessimento dell'epidermide dovuti a un'eccessiva e inadeguata deposizione di collagene. Spesso le zone del corpo più colpite sono le mani, soprattutto le dita (sclerodattilia) che si presentano dure, raggrinzite, con ulcerazioni. ║ S. generalizzata o sistemica progressiva (SSP): è caratterizzata da fibrosi cutanea, dal fenomeno di Raynaud a carico dei vasi sanguigni e da sclerosi sistemica, a cui si accompagnano lesioni viscerali. Queste comportano una fibrosi miocardica, a sua volta responsabile di un'insufficienza cardiaca, una fibrosi polmonare con dispnea e una fibrosi muscolare accompagnata da dolori articolari e limitazioni funzionali. La SSP interessa anche l'apparato gastrointestinale (soprattutto l'esofago), provocando disfagia e riduzione della peristalsi e inducendo ipertensione arteriosa o insufficienza renale progressiva. Anche nella SSP la cute delle dita e delle mani si presenta dapprima indurita e ispessita, quindi ancorata al tessuto sottocutaneo. Il volto assume un'espressione statica e totalmente inespressiva. La SSP può iniziare all'improvviso in forma acuta e avere quindi esito letale oppure, più frequentemente, in modo lento con periodi di aggravamento intervallati a periodi di temporanea remissione o stasi. ║ S. a placche: è caratterizzata da lesioni cutanee di colore bianco-giallastro, avorio, o brunastro, che possono presentarsi circondate da un alone violaceo, o sotto forma di strisce lungo gli arti o sul cranio, oppure ancora come lesioni ad anello intorno agli arti. La terapia farmacologica non ha fornito risultati soddisfacenti. • Veter. - La s. si manifesta solo nei suini, che presentano un ispessimento cutaneo di 3-5 cm a placche o generalizzato che inizia nel distretto dorsale e poi si estende lentamente rendendo sempre più difficili i movimenti.