Biol. - Fenomeno biologico della
riproduzione per scissione. Rappresenta la forma più elementare di
riproduzione asessuata o agamica, osservata prevalentemente nei protozoi ma,
benché con minor frequenza, anche nei metazoi. Si intende per
s.
la capacità di un individuo, detto genitore, di dividersi in due
individui, detti figli, in tutto simili a quello originario fuorché nelle
dimensioni. Nei protozoi con corpo cellulare indifferenziato, come ad esempio le
amebe, la
s. consiste in una semplice
divisione binaria (o
emitomia): il nucleo della cellula genitore si divide in due per mitosi
(V.), mentre il citoplasma, mediante un processo
di strozzatura e costrizione della membrana cellulare, produce a sua volta due
parti, ciascuna delle quali include uno dei nuclei figli. Per quanto riguarda
invece protozoi come ciliati e flagellati, il cui corpo cellulare è
più differenziato e presenta organuli localizzati non simmetricamente, il
processo di scissione è più complesso e deve essere preceduto da
una fase di sdifferenziamento (V.), durante la
quale le strutture intracellulari perdono le proprie caratteristiche peculiari e
tornano ad assumerle solo dopo la scissione. In particolare nei flagellati, il
processo inizia con la divisione del granulo basale del flagello, prosegue con
quella del flagello stesso in senso longitudinale a partire dalla base, quindi
continua con la divisione del nucleo e si conclude con quella del corpo
cellulare (di norma lungo il suo asse longitudinale). Nei ciliati, invece, la
divisione del corpo è trasversale rispetto all'asse longitudinale e dopo
la scissione si assiste alla formazione degli organuli mancanti, fra cui il
citostoma. Si distinguono tipologie particolari di
s.: quando si verifica
una divisione ineguale del corpo cellulare, si parla di
gemmazione;
quando non si ha emitomia ma divisione multipla, si parla di
sporulazione; in altri casi la
s. è definita
schizogonia o
sporogonia. Quando la scissione è multipla,
anziché per successive costrizioni della membrana cellulare si formano
catene di
zooidi che, in secondo momento, si separano in individui
indipendenti. Fenomeni di
s. si riscontrano, seppur raramente, anche nei
metazoi, in cui il fenomeno assume però il carattere di frammentazione
del corpo dell'individuo genitore, da cui derivano individui figli in numero
maggiore di due: questo è ciò che accade, per esempio, in alcuni
poriferi e celenterati (idre, alcune idromeduse e alcuni antozoi) in cui la
divisione del corpo può avvenire o secondo l'asse longitudinale o
trasversalmente. In tutti questi animali i fenomeni morfogenetici che seguono la
scissione sono piuttosto imponenti: nel caso dell'idra, dei due individui figli
quello che si origina dalla porzione basale deve riformare la bocca con la
corona di tentacoli mentre quello che origina dalla porzione orale deve
riformare la base del corpo con la quale l'idra aderisce al substrato. Lo stesso
vale anche per turbellari e anellidi in cui, ad esempio, l'individuo originato
dalla parte posteriore deve ricostruire l'anteriore con tutti gli organi, alcuni
dei quali, come i gangli sopraesofagei, sono assai complessi.