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Scipione.

Pseudonimo di Gino Bonichi. Pittore italiano. Autodidatta, subì l'influenza dell'arte barocca e postimpressionista. Unito da profonda amicizia al pittore M. Mafai, conosciuto nel 1924, fu con lui il principale esponente della scuola romana. Collaborò con disegni a “L'Italia letteraria” di E. Falqui (dal 1929) e a “Fronte” di M. Mazzacurati (dal 1931). Espose le sue opere nelle principali mostre dell'epoca. Tra i quadri più famosi citiamo: Il risveglio della bionda sirena (1929), Piazza Navona (1930), Meretrice romana (1930), Ritratto di G. Ungaretti (1930-31). Lasciò anche alcuni scritti (Le civette gridano, 1938; Carte segrete, 1942), di carattere fra lirico e autobiografico, pubblicati da E. Falqui (Macerata 1904 - Arco, Trento 1933).