(dal francese
chimpanzé, der. di
una voce indigena del Congo). Nome volgare delle scimmie del genere
Pan,
della famiglia dei Pongidi, che comprende due specie: lo
s. nano (
Pan
paniscus), più piccolo, e lo
s. propriamente detto (
Pan
troglodytes), a sua volta costituito da diverse sottospecie. ║ Fig. -
Di persona impacciata, rozza nei movimenti, dall'aspetto scimmiesco. •
Zool. - Lo
s. raggiunge un'altezza di 1,40 m e un peso di 60 kg (le
femmine sono leggermente più piccole dei maschi). La testa è
rotonda, con la fronte bassa, gli occhi piccoli e vivaci, il muso sporgente, le
labbra grandi e molto mobili e la dentatura forte. Gli arti anteriori sono
leggermente più lunghi di quelli posteriori; le mani sono lunghe e
strette, e così pure le dita, se si eccettua il pollice; i piedi hanno
l'alluce lungo, robusto ed estremamente divaricabile. Il mantello è
spesso, soprattutto sul dorso e sulle braccia, e costituito da lunghi peli di
colore variabile dal nero al bruno scuro a seconda dell'età, del sesso e
della regione; il muso, le grandi orecchie, le mani e i piedi sono privi di
peli. Lo
s. si adatta ad ambienti molto diversi, dalla foresta alla
savana. Vive in branchi; i legami con il gruppo e la famiglia (che comprende un
solo maschio, alcune femmine, nonché i giovani e i lattanti) sono forti.
Si nutre di frutta, foglie, gemme e radici, ma anche di insetti e piccoli
quadrupedi. È un abile arrampicatore e un ottimo camminatore. La femmina
partorisce un solo piccolo dopo una gestazione di otto mesi e mezzo; non sono
rari, tuttavia, parti gemellari. È la madre stessa che estrae il figlio
dalla membrana amniotica, aprendola con le mani, recidendo con un morso il
cordone ombelicale e ingerendo la placenta e il liquido amniotico. La prole
è curata solo dalla madre. Gli
s. sono animali estremamente
comunicativi; a questo scopo utilizzano un ricco repertorio di suoni, oltre ai
gesti e alla mimica del viso. Non sono per natura aggressivi e si possono
addomesticare facilmente. Vivono in media 40 anni.