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Scherzo.

L'atto, il fatto dell'agire o parlare senza serietà e impegno, senza dare alle parole il reale significato, dicendo arguzie e motti di spirito, prendendosi gioco di qualcuno o di qualcosa, riuscendo a far credere ciò che non è vero. ║ Non saper stare allo s.: essere facile a offendersi. ║ Per s.: non sul serio. ║ Neppure per s.: per nessuna ragione, assolutamente no. ║ Senza s.: sul serio. ║ S. a parte: lasciando perdere gli s. e venendo alle cose serie. ║ S. di penna: ghirigoro. ║ S. d'acqua: zampilli d'acqua disposti in modo da produrre particolari effetti; erano in voga nei giardini secenteschi e settecenteschi. ║ S. di luce: piacevoli effetti di luce ottenuti spostando le sorgenti luminose e i corpi su cui si riflettono i raggi. ║ S. di natura: qualunque cosa, persona o animale fuori dell'ordinario, talvolta anche mal fatti e ripugnanti. ║ Per estens. - Tiro, sorpresa sgradevole: la malattia gli ha fatto un brutto s. ║ Fig. - Uno s. da prete: di cattivo gusto. ║ Fig. - Cosa che, a farsi in determinate circostanze o da determinate persone, non presenta alcuna difficoltà: per lui risolvere il problema è stato uno s. ║ Fig. - Cosa o fatto di nessun valore, senza importanza: in quelle condizioni, non era uno s. riuscire a raggiungere la meta. • Lett. - Componimento poetico di tono scherzoso, burlesco o faceto; il termine ricorre spesso come titolo di una raccolta più che come definizione di un genere (così, ad esempio, Giusti definì le sue poesie). • Mus. - Forma musicale che si affermò a partire dal XVII sec., dapprima solo vocale con C. Monteverdi, A. Cifra, A. Bonelli; nel XVIII sec. lo s., esclusivamente strumentale, divenne una composizione a più tempi, con forme e schemi simili a quelli del minuetto: il caratteristico ritmo ternario si accompagnava a insistenze umoristiche e fantastiche e, sempre più spesso, a un secondo trio. Fu con i sinfonisti del XIX sec. (F. Schubert, F. Mendelssohn-Bartholdy, H. Berlioz, J. Brahms) che lo s. acquistò un'impronta più propria. Composizioni autonome denominate s. ricorsero, inoltre, nella letteratura strumentale, specie pianistica (F. Chopin), violinistica e da camera (J. Brahms) e sinfonica (R. Strauss, P. Dukas, I. Stravinskij).