Bastone di legno pregiato o di altro materiale
prezioso, generalmente ornato, simbolo della maestà e in particolare del
potere monarchico. ║ Per estens. - Potere regio:
ambisce a
impossessarsi dello s. ║ Fig. - Potere assoluto, primato in una
disciplina, in un'arte o in uno sport; ricorre frequentemente nel giornalismo
sportivo con il significato di
titolo di campione:
deporre lo s. dei
piuma. • St. - In Grecia lo
s. era un lungo bastone,
dell'altezza di un uomo, che serviva sia alle persone anziane per appoggiarsi
sia ai pastori per guidare il gregge; fu probabilmente per quest'ultima sua
funzione che assurse a simbolo di autorità. A partire dalla primitiva
forma di semplice bastone di legno, lo
s. assunse forme via via
più elaborate e adorne di fregi e decorazioni; nell'arte greca, in
particolare, finì per essere costituito da un'asta cilindrica di legno,
circondata a spirale da una fascia decorativa e culminante in un calice di
giglio, in un pomo o in un'aquila. Come tale, fu attribuito a molte
divinità, specie a Zeus, Era, Afrodite, Ade, Persefone e Demetra; nei
poemi omerici, inoltre, venne impugnato da re, sacerdoti, araldi e messaggeri
divini. Nell'arte romana, lo
s. d'avorio era una presenza imprescindibile
nelle celebrazioni dei trionfi militari mentre, in dimensioni più ridotte
e massicce, venne raffigurato sulle monete come simbolo dell'autorità
imperiale. I cristiani lo rappresentarono nei dittici consolari sormontato da un
globo su cui posava l'aquila, la croce (a partire dal VI sec.) o il busto
dell'imperatore. Nell'arte bizantina più tarda, l'asta venne sormontata
da una croce o da un fiore, mentre lo
s. eburneo del X sec., comunemente
attribuito a Carlo Magno, terminava con una colomba, che i successivi sovrani di
Francia sostituirono poi con un fiore stilizzato. Tipica del re di Francia fu la
cosiddetta “mano della giustizia”, di corno e avorio, in cui l'asta
era sormontata da una mano nell'atto di benedire, simbolo della consacrazione
divina del potere giudiziario. Nel Rinascimento lo
s. cessò di
essere prerogativa esclusiva dei sovrani e si estese anche ai magistrati:
celebri furono le mazze dei Comuni italiani, di cui esistono numerosi
esemplari.