Film del regista statunitense Howard Hawks, realizzato
nel 1931 per la United Artists e fatto circolare solo l'anno dopo per problemi
di censura. Interpreti principali: P. Muni, G. Raft, A. Dvorak, K. Morley, B.
Karloff, O. Perkins e T. Marshall. Il gangster Tony Camonte, soprannominato
Scarface, dopo numerosi omicidi uccide il proprio capo diventando così il
numero uno della banda. Si arricchisce enormemente e domina da vero padrone
tutta la città. Dopo varie traversie arriva a uccidere anche il suo
luogotenente perché sospettato di aver disonorato sua sorella (ma in
realtà i due si sono sposati), per la quale prova un amore morboso, e
infine cade sotto i colpi della polizia in una cruentissima sparatoria. Il film
costituì un modello insuperato per pellicole sulla malavita americana.
Hawks volle fornire con questa sua opera un quadro dell'America di quei tempi e
insieme presentare, nella loro complessità e atrocità, personaggi
che rappresentavano un aspetto caratteristico di quel Paese (non a caso il
sottotitolo originale era
Shame of a nation, ovvero
Vergogna di una
nazione). Il film trovò peculiare caratterizzazione nel ritmo
straordinariamente trascinante, creato
ad hoc dal frenetico susseguirsi
di colpi di scena e di drammatiche situazioni che avevano nei dialoghi serrati e
incisivi un ottimo contrappunto sonoro. Furono girati altri due finali del film:
uno, proiettato negli Stati Uniti, prevedeva l'arresto e l'impiccagione del
boss; l'altro, fino ad ora inedito, vedeva il mafioso morire ucciso su un
mucchio di letame. Nel 1983 B. De Palma ne fece un remake con la partecipazione
di A. Pacino e M. Pfeiffer.