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Scarabèidi.

Famiglia di insetti coleotteri comprendente circa 20.000 specie, 350 delle quali italiane. Gli S., diffusi soprattutto nelle regioni a clima caldo e nelle savane, raggruppano esemplari dalle dimensioni molto varie (da 1 mm a 17 cm) e di aspetto diverso. Nella maggior parte dei casi, il corpo è tozzo e massiccio, rivestito da una spessa cuticola che funge da corazza; in alcune specie prevalgono colori scuri e uniformi, mentre in altre colori vivaci, in tinte sia monocrome sia policrome. Il capo, più o meno sviluppato, è caratterizzato da voluminose appendici a forma di corna. Gli occhi sono di media grandezza e le antenne, i cui ultimi segmenti sono trasformati in lamelle, appaiono piegate ad angolo. L'apparato boccale, di tipo masticatore, è provvisto di mandibole forti, nonché di apparati stridulatori. Il corsaletto può essere liscio, rugoso o con rilievi e protuberanze, che in alcuni casi sono molto appariscenti. Le zampe sono robuste, ricoperte di spine sulla superficie più esterna, mentre le ali si suddividono in ali del primo paio e ali posteriori: le prime sclerificate, prive di nervature, inadatte al volo e, talvolta, così sviluppate da ricoprire l'altro paio di ali e l'addome; le seconde, invece, sono ampie e adatte al volo. In alcune specie solo i maschi sono provvisti di ali; le femmine, viceversa, vivono in ambienti sotterranei. Dopo l'accoppiamento, le femmine depongono le uova in luoghi diversi e con differenti modalità: alcune le depositano sul terreno, altre le nascondono all'interno di tane, altre ancora, con l'aiuto dei maschi, le custodiscono all'interno di una sfera cava di terra impastata. Lo sviluppo postembrionale conseguente allo schiudimento delle uova segue un processo metamorfico. Le abitudini alimentari degli S. sono molto varie: alcuni sono fitofagi e si cibano di foglie, polline, succhi vegetali, altri si nutrono di sostanze in decomposizione, vegetali e animali, altri mangiano le carni di animali morti, altri ancora vivono, traendone nutrimento, nelle masse di escrementi di animali vari. Non mancano neppure specie parassite o subparassite, che vivono, ad esempio, nelle tane o tra i peli del mantello dei marsupiali, all'interno delle conchiglie dei molluschi gasteropodi, entro i nidi di termiti e formiche o attaccate a piante vive.