Penisola (773.842 kmq) dell'Europa
settentrionale, comprendente la Svezia e la Norvegia. • Geogr. - Dalla
Finlandia nord-occidentale la
S. si protende tra il Mar Glaciale Artico a
Nord, l'Oceano Atlantico e il Mare del Nord a Ovest, il Golfo di Botnia e il Mar
Baltico a Est, mentre a Sud è separata dalla Danimarca dallo Skagerrak e
dal Kattegat. Alla
S. si suole unire la Finlandia per affinità
geologiche, nonché la Danimarca, l'Islanda e le Isole Faerøer per
affinità storico-culturali. ║
Morfologia: l'ossatura della
penisola è costituita dalla lunga catena delle Alpi scandinave, che si
estende lungo la sezione occidentale della penisola, digradando poi bruscamente
a Ovest, verso una costa profondamente incisa da fiordi e fronteggiata da
numerose isole. A Est la catena alpina declina con più dolcezza,
stemperandosi in una larga fascia collinare cui succede una cimosa costiera
pianeggiante che si allarga in vaste pianure ondulate all'estremità
meridionale. ║
Idrografia: tutto il territorio è disseminato
di bacini lacustri e solcato da numerosi fiumi. Questi ultimi, dal corso spesso
interrotto da rapide e cascate, sono caratterizzati da una portata variabile in
rapporto alla copertura nevosa che alterna periodi di magra in inverno e di
piena in estate. ║
Clima: la penisola risente a Ovest del benefico
influsso della corrente del Golfo, nonché della vicinanza dell'Oceano
Atlantico; più dure le condizioni climatiche al centro e a Est. Per
questo, anche se la temperatura media annua è di 0,7 °C, sono
notevoli le variazioni tra le regioni occidentali e quelle orientali. Analoghe
variazioni subiscono le precipitazioni, principalmente nevose, che sono comprese
tra i 300 e i 2.000 mm annui. ║
Popolazione: la distribuzione degli
abitanti è irregolare. La maggiore concentrazione si registra intorno
alle capitali (Oslo e Stoccolma), nelle pianure, in prossimità dei grandi
laghi, dei bacini lacustri e dei più importanti fiordi norvegesi;
viceversa, sono quasi del tutto disabitate le zone coperte da boschi. •
Econ. - L'economia si basa sull'allevamento (cui si affianca la produzione
lattiero-casearia), sulla pesca e sullo sfruttamento delle abbondanti risorse
forestali (vastissime foreste di conifere, faggi e betulle si estendono su buona
parte del territorio, lasciando il posto alla tundra soltanto all'estremo Nord).
Più di recente la
S. ha registrato un notevole sviluppo
industriale, basato sull'utilizzazione dell'energia idroelettrica e dei
giacimenti di petrolio e di gas naturale presenti nel Mare del Nord; le
industrie principali sono elettrometallurgiche, chimiche, metallurgiche
differenziate, della cellulosa e alimentari. Quasi nulla, invece, è
l'incidenza dell'agricoltura, contrastata dal clima poco favorevole oltre che
dalla scarsità di terreni coltivabili. • Preist. - Il ghiaccio che
ricopriva interamente la
S. cominciò a sciogliersi intorno al
18.000 a.C., consentendo già dalla fine del IX millennio i primi
insediamenti umani. Successivamente, dall'Inghilterra si diffuse all'Estonia e
alla Finlandia meridionale la cultura maglemosiana. Nel V millennio a.C., si
affermò la cultura dei Kökkenmöddinger o di Ertebölle: la
popolazione praticava l'agricoltura, si cibava di molluschi terrestri e marini e
conosceva la ceramica; in questo periodo, inoltre, si moltiplicarono su tutta la
penisola gli insediamenti di cacciatori e pescatori. Verso il 3000 a.C. la
Danimarca e la Svezia meridionale ospitarono la cultura del vaso imbutiforme
(cosiddetta da una caratteristica produzione ceramica), che fondava la propria
sopravvivenza sull'agricoltura e sull'allevamento; cominciavano a fiorire veri e
propri scambi commerciali con le popolazioni stanziate più a Sud. Alla
fine del III millennio a.C. e nel corso del II millennio a.C., si diffusero
nuove culture, provenienti dalla Russia, che influenzarono gli usi e i costumi
locali. Al principio del II millennio a.C. ebbe inizio in queste zone
l'Età del Bronzo, con la produzione artigianale di piccoli oggetti
metallici a imitazione di quelli in pietra; l'Età del Ferro, invece,
fiorì relativamente tardi (a partire dal 400 a.C.). In campo artistico la
S. fu assai prolifica, già fin dall'epoca maglemosiana: sono
giunte sino a noi statuine di osso e di pietra risalenti al Neolitico,
nonché figure geometriche, raffigurazioni di animali, di esseri umani, di
divinità, di carri, di scene di natura risalenti all'Età del
Ferro. • St. - La
S. cominciò a essere popolata intorno al
3000 a.C., allorché si stanziarono in Danimarca i primi agricoltori che,
in seguito, raggiunsero anche la Finlandia (1800-1600 a.C.). Le rigide
condizioni climatiche, che peggiorarono ulteriormente intorno al 500 a.C.,
costrinsero gli agricoltori a trasferirsi nelle pianure meridionali, mentre i
Finni si stabilirono nelle foreste dell'Est e del Nord; le pianure costiere del
Golfo di Botnia e le valli più interne vennero abitate solo più
tardi. La
S. come unità politica, oltre che geografica, nacque
intorno al VI sec., quando i Danesi, dopo aver avviato i primi contatti con le
popolazioni germaniche presenti sulla penisola fin dall'Età della Pietra,
si impadronirono delle regioni da esse occupate (VII sec.). Nei secc. VIII-IX
cominciarono anche le migrazioni dei Vichinghi norvegesi che, intorno all'870,
raggiunsero l'Islanda. Prima dell'anno 1000 la Svezia e la Norvegia divennero
Stati indipendenti, governati, al pari della Danimarca, da un sovrano.