Apparecchio usato per riscaldare una determinata
quantità d'acqua. Esistono
s. elettrici, a gas o solari. ║
S. elettrico: utilizza il calore fornito dalla corrente elettrica per
effetto Joule ed è costituito da un'armatura esterna d'acciaio,
solitamente di forma cilindrica, da uno strato di materiale coibente e da un
serbatoio interno (
caldaia) in cui è racchiusa l'acqua da
riscaldare. Questa penetra nella caldaia per mezzo di una tubazione dotata di
una valvola di sicurezza e subisce l'aumento di temperatura per mezzo di una
resistenza elettrica; l'impianto è inoltre corredato di un termostato
destinato a interrompere il circuito quando l'acqua raggiunge la temperatura
desiderata e da una spia luminosa accesa con il resistore inserito. ║
S. a gas: genera calore dalla fiamma di un gas; partendo da tale
presupposto si distinguono due modelli di
s. a combustione: quello ad
accumulazione e quello
a flusso continuo. Nel primo modello il
serbatoio, contenente l'acqua da scaldare, è percorso da alcuni tubi
verticali attraverso i quali circolano i gas provenienti dalla camera di
combustione, posta inferiormente rispetto alla caldaia. Lo
s. a flusso
continuo è più comune del precedente e vi differisce per la
possibilità della contemporanea alimentazione dell'impianto di
riscaldamento autonomo. ║
S. solare: è formato da un numero
variabile di collettori solari (
celle) collegati, mediante tubazione a un
accumulatore d'acqua (
boiler) unito all'impianto di distribuzione. Il
fluido immesso nelle serpentine dei collettori transita per convezione, o
tramite una pompa, attraverso un circuito chiuso dotato di uno scambiatore di
calore che riscalda l'acqua contenuta nel serbatoio. Dopo la cessione di calore,
il fluido rientra nei collettori per subire un nuovo riscaldamento.