Tragedia in cinque atti, in versi, di V. Alfieri, composta
nel 1782. La trama si definisce nella rappresentazione della tragica figura di
Saul, re d'Israele, colto nel momento della battaglia contro i Filistei. Saul,
abbandonato per i propri peccati da Dio, soffre per la propria umana decadenza e
per il proprio desiderio di gloria, ancora vivo, scontrandosi così in
modo contraddittorio con David, lo sposo che il monarca stesso ha scelto per la
propria adorata figlia Micol, e con i sacerdoti, garanti del destino glorioso di
David. Tormentato senza sosta dai ricordi e da desideri mai sopiti, Saul,
ossessionato da un'ansia di potere, fa uccidere il sommo sacerdote Achimelec,
determinando lo sdegno e l'abbandono di David. Sconfitto dai Filistei, Saul si
uccide sul campo di battaglia, affermando così la propria
individualità e forza morale di fronte alla sciagura che avrebbe dovuto
causarne l'abbattimento.