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Satùrnia.

Centro in provincia di Grosseto, nel comune di Manciano, 15 km a Nord di quest'ultimo; è situato a 294 m s/m., nei pressi della confluenza del torrente Stellata con l'Albegna. Località turistica frequentata soprattutto per le terme omonime, le cui acque sulfuree sono indicate nella cura di malattie cutanee e reumatiche. Conserva resti dell'antico abitato etrusco-romano, quali tratti di mura poligonali, tracce di strade e parti di tombe (a pozzetto, a fossa, a camera). 372 ab. CAP 58050. • St. - Il centro, conosciuto inizialmente come Aurinia, venne fondato dagli Etruschi; fu conquistato da Caletra, poi da Vulci e quindi, verso il 280 a.C., passò a Roma, che ne mutò il nome originale nell'attuale S., in onore del dio Saturno. Durante il Medioevo fu devastato dagli attacchi dei Saraceni; ricostruito, divenne feudo degli Aldobrandeschi. Nel XIV sec. venne nuovamente distrutto dalle armate senesi. Il centro non riuscì più a riprendersi nonostante venisse elevato al rango di marchesato da Cosimo I, che lo concesse in feudo agli Ximenese di Aragona. Gli ultimi feudatari che ne presero possesso furono i Panciatichi.