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Sartorìa.

Laboratorio artigiano per la confezione di abiti femminili o maschili. ║ S. teatrale: specializzata in costumi, che vende o affitta, per spettacoli teatrali o per riprese cinematografiche. ║ S. militare: per la confezione di uniformi militari. ║ S. ecclesiastica: per abiti talari. ║ Arte, tecnica sartoriali; il complesso degli addetti e delle attività relativo alla confezione di abiti: l'abito era un ottimo esempio di s. italiana. • Encicl. - Industria della s.: sviluppatasi a partire dal XIX sec., ha progressivamente soppiantato la bottega artigiana che lavorava esclusivamente su misura; la diffusione della confezione in serie è stata possibile grazie all'invenzione e al perfezionamento delle macchine da cucire ed è stata ulteriormente favorita dalla creazione di canali di vendita quali i grandi magazzini. Molto variegato è il panorama delle aziende della confezione operanti in Italia: si va dalla piccola o piccolissima impresa, specializzata soprattutto in lavori di cucito conto terzi, alla grande azienda con centinaia di addetti, avente al suo interno l'intero ciclo produttivo. La confezione industriale dei capi di abbigliamento viene eseguita secondo determinate fasi. Si parte dalla costruzione dei modelli secondo le varie taglie, le quali rappresentano la codificazione delle misure delle conformazioni più diffuse; tali misure sono il risultato di rilevazioni antropometriche condotte statisticamente sul corpo umano, opportunamente maggiorate secondo indici di vestibilità per consentire la necessaria libertà di movimento. Le parti del modello sono riprodotte su carta, solitamente con l'ausilio del computer, ottenendo il grafico di piazzamento; quindi si procede al taglio sul cosiddetto materasso, che consiste in più strati di tessuto sovrapposti; i metodi adottati per il taglio sono molteplici e per lo più controllati da computer. L'operazione successiva è la cucitura: si possono avere diverse classi e diversi punti di cucitura. Le classi di cucitura sono sei; i punti sono a loro volta suddivisi in sei categorie o classi. Nella confezione del capo entrano in gioco anche componenti accessori quali fodere, etichette, imbottiture, bordure, bottoni, occhielli, cerniere, e genericamente tutti gli elementi diversi dal tessuto o dal materiale con cui è realizzato il capo. L'assemblaggio al materiale principale dei componenti non tessili richiede l'uso di macchine speciali; inoltre, in alcuni tipi di capi, componenti tessili non vengono cuciti, ma assemblati per termoadesivazione, soprattutto al fine di ridurre i costi di cucitura. Allo scopo si utilizza una resina adesiva termoplastica trattata a temperatura e pressione determinate mediante presse a vapore e presse speciali. Le operazioni sul capo finito comprendono la stiratura finale e il collaudo o controllo di qualità, che verifica lo standard qualitativo della confezione, classifica i capi in prima e seconda scelta e rileva su questi ultimi gli eventuali difetti.