Sargìa.
Sargìa. Stoffa leggera, soprattutto di lana e di lino, dipinta o colorata a tinte vivaci, importata dalla Francia e impiegata nel Medioevo e nel Rinascimento per tende, coperte e cortinaggi. Stoffa. (dal francone stopfon: imbottire). Qualunque tipo di tessuto utilizzato nella confezione di abiti e biancheria e nell'arredamento. ║ Fig. - Qualità, predisposizione necessaria per svolgere una determinata azione o per comportarsi in un particolare modo: ha la s. necessaria per diventare un capo. ║ Per estens. - Ingegno, capacità. • Enol. - Vino che ha s.: vino che, una volta degustato, riveli buona gradazione alcolica, corpo ed equilibrio. Fibra tessile naturale ottenuta dal vello degli ovini e caprini e dal pelo di alcuni camelidi. ║ L. di tosa o tosata: la l. tolta dall'animale vivo; ha maggior resistenza e maggiore elasticità di quella detta morta, che è ottenuta dall'animale morto per malattia. La l. degli animali da macello è classificata anch'essa come l. da tosatura, benché abbia un valore inferiore a quello di animali vivi e sani. ║ L. agnellina: l. ricavata dalla prima tosatura degli agnelli. ║ L. delle pelli: l. ricavata dalla tosatura degli animali morti o dalle pelli destinate alla concia; non ha grande pregio. ║ L. di cellulosa (in tedesco Zell-Woll): materiale filabile ottenuto, in via chimico-tecnica, con procedimento analogo a quello che si usa per la produzione del raion. ║ L. meccanica o l. rigenerata: fibra che si ricava disintegrando meccanicamente i cenci e i ritagli di tessuti di l. e di maglierie. La sua utilizzazione è limitata alla fabbricazione di stoffe economiche, coperte e simili. ║ L. di pino o l. di legno: fibra ottenuta dagli aghi del pino nero e serve per mussole, maglierie, flanelle e imbottiture. La separazione delle tenacissime fibre che formano gli aghi di pino dalle pellicole di sostanze resinose che le mantengono agglomerate, viene fatta per mezzo di reagenti chimici in soluzioni più o meno concentrate e portate all'ebollizione. L'azione del calore, dell'umidità e degli agenti chimici, determina la dissoluzione delle resine, e le successive lavature in acqua corrente sono allora più che sufficienti a eliminare completamente tutte le sostanze estranee. ║ L. di vetro: prodotto in filamenti ottenuto per azione del vapore acqueo sul vetro fuso. È utilizzata come materiale isolante termico e acustico e per la filtrazione di sostanze particolarmente corrosive. ║ L. di roccia: fibra filiforme di colore grigio ricavata con un procedimento simile alla l. di vetro, ma utilizzando come materia prima rocce basaltiche di origine vulcanica. (dal latino linum). Pianta erbacea (Linum usitatissimum) della famiglia delle Linacee. Si distinguono più varietà sia da fibra che da semi; la prima richiede clima temperato e terreno alluvionale profondo; la seconda vuole climi caldi e secchi e ha minori esigenze colturali. Il l. da fibra viene prevalentemente coltivato nell'Europa centro-settentrionale e nei Paesi balcanici. Come pianta oleaginosa è coltivata nell'America meridionale, in India, in Canada e negli Stati Uniti. Originario forse delle regioni dell'Asia centro-settentrionale, ha stelo esile ed eretto, alto circa 1 m, con foglie strette e caduche, fiori di 5 petali di colore azzurro o blu, radici deboli e poco ramificate; il frutto è una capsula costituita da 5 o 10 logge contenenti semi ovali, lisci e oleosi. La fecondazione è autogama, ma qualche volta anche incrociata a opera d'insetti pronubi; è sempre annuo. La semina viene fatta da settembre a novembre a seconda delle regioni e del loro clima, mentre il raccolto varia da maggio ad agosto, con un anticipo del l. da fibra rispetto a quello da semi. Dopo aver estirpato le piante, si lasciano sul terreno un paio di giorni, dopodiché si provvede alla trebbiatura. Per la produzione di semi si staccano i frutti con apposite macchine. La pianta del l. è sovente preda di crittogamici con conseguenti malattie, le più note delle quali sono: il brusone, procurato da un micromicete, l'Asterocistis radicis, che si annida nelle radici; la ruggine, che colpisce foglie, steli e fiori; la necrosi basale da Phoma linicola e la tracheo-verticilliosi da Vericillium albo-atrum, che provocano l'essiccamento della pianta. L'essiccamento può essere anche provocato da una pianta parassita detta strozzalino. • St. - Gli Egiziani lo coltivavano più di 4.000 anni fa, e così pure i Babilonesi, i Greci, i Romani, i Germani. Assunse una notevole importanza nel Medioevo soprattutto in Russia e nell'Europa centrale. Fino al 1700 fu la più importante delle fibre tessili, poi cominciò il declino per lasciare posto al cotone. ║ Olio di l.: olio ricavato dai semi di l., raccolti prima della maturazione completa. Prima vengono macinati, poi sottoposti al torchio idraulico a caldo. L'olio che si ottiene è giallo bruno, torbido, destinato poi alla depurazione. L'olio di l. si usa per la preparazione di vernici, inchiostri da stampa e litografie, materie plastiche, linoleum; come olio commestibile è usato nelle qualità più pure. ║ L. rigenerato: tessuto che si ottiene utilizzando cenci di l., residui di corde, canape e simili, dopo averli sottoposti a sfibratura. Ornato con colori, con pitture. ║ Verniciato, tinto. ║ Truccato. ║ Usato come sostantivo, il termine indica un quadro, una pittura, l'opera di un pittore. Sinonimi (agg.), dipinto, imbrattato, pigmentato, pitturato, tinteggiato, tinto. Tinto. Che ha subito cambio di colore tramite un procedimento di tintura. ║ Che è macchiato dalla tinta di un oggetto con cui è venuto a contatto. ║ Di liquido, che è stato mescolato con un altro liquido del quale ha assunto il colore. • Ind. tess. - T. in filo: tessuto a più colori nel quale la fantasia è stata realizzata durante la tessitura utilizzando fili colorati. Sostanza di varia composizione e qualità, utilizzata per colorare, tingere qualcosa: un barattolo di t. nera. ║ Il colore dato a qualcosa, o assunto da un oggetto nella tintura: per le tende della cucina sceglieva sempre delle t. vivaci. ║ T. neutra: di colore non definito. ║ T. unita: dello stesso colore e senza disegni. ║ Mezza t.: V. MEZZATINTA. ║ Per estens. - Il colore naturale con cui si presentano le cose: la t. degli occhi. ║ Fig. - Modo particolare, personale di rappresentare, narrare, giudicare o vedere qualcosa: conferire t. drammatiche a un evento banale. ║ Fig. - Calcare le t.: esagerare determinati aspetti di qualcosa (un evento, un racconto, ecc.), in modo da impressionare. ║ Fig. - Smorzare le t.: attenuare gli aspetti gravi, seri di ciò che si racconta. ║ Fig. - A t. forti: dagli effetti drammatici o melodrammatici. ║ Fig. - A t. fosche: con pessimismo. • Ind. graf. - T. continua: qualsiasi negativo o positivo fotografico non retinato, utilizzato in passato come positivo per la stampa in fototipia, e oggi soprattutto nel montaggio di forme da incidere per la stampa rotocalcografica. • Arte - T. locale: nel linguaggio delle arti figurative, il colore che un oggetto, posto in un determinato punto nello spazio, assume a seconda della prospettiva aerea, della qualità colorata della luce e dell'influenza dei riflessi. ║ Nella tecnica pittorica, la qualità colorata fondamentale del tono indipendentemente dal valore, vale a dire dal maggiore o minore grado di luminosità; in un quadro, la t. diventa tono allorché assume il suo valore. • Edil. - La materia colorante già composta, incorporata nell'agglutinante e pronta per l'uso. A seconda degli ingredienti che le compongono, le t. di uso più comune possono essere divise nelle seguenti categorie: t. a calce, a colla, ai silicati, a fresco, sintetiche o lavabili. Le t. a calce sono costituite da latte di calce diluito mescolato a una terra colorante; l'indurimento avviene per la carbonatazione dell'idrato calcico. Le t. a colla sono composte da una soluzione di colla (gelatina animale, colla d'amido), contenente in sospensione il bianco di Meudon e il colore; queste t. non sono resistenti all'acqua e vanno utilizzate solo per ambienti interni. Le t. ai silicati sono costituite da una soluzione di silicati alcalini (vetro solubile), nella quale sono diluiti i coloranti. Per la resistenza agli agenti atmosferici e la bellezza dell'aspetto, che può variare dal lucido all'opaco con tutte le gradazioni intermedie, vengono sfruttate soprattutto nell'edilizia moderna. Le t. a fresco si applicano sull'intonaco di calce fresco in modo da indurire con esso; il loro impiego nell'edilizia è assai limitato e risponde a esigenze decorative (fasce, riquadri, cornici). Le t. sintetiche o lavabili sono pitture in emulsione diluibili con acqua e applicabili su qualsiasi tipo di intonaco, asciutto o umido, interno o esterno. Sono resistenti al lavaggio e agli agenti atmosferici. Di bambino o ragazzo vitale, dinamico, esuberante, irrequieto: a scuola si dimostrò ben presto molto v. ║ Pronto, attento, versatile, brillante: la nuova impiegata si dimostrò subito v. e attenta. ║ Brioso, allegro, non monotono: un autore dallo stile v. ║ Animato, agitato, concitato: la riunione del gruppo genitori si fece ben presto v. ║ Caratterizzato da forte intensità luminosa: una sciarpa dai colori v. ║ Ant. - Vigoroso, vitale, rigoglioso, duraturo. • Enol. - Vino v.: vino giovane, fresco, dalla caratteristica nota asprigna. • Chim. -Reazione v.: reazione caratterizzata da effervescenza ed emissione di calore. • Mus. - Tipo di esecuzione avente intensità maggiore dell'allegro e minore del presto. Il termine viene affiancato anche ad altre didascalie (ad esempio allegro-v.). Guadagnare navigando! Acquisti prodotti e servizi. Guadagnare acquistando online. L'importare merci estere in uno Stato. • Econ. - L'i. costituisce l'altra partita della bilancia commerciale di uno Stato, la prima essendo l'esportazione. Il movimento più cospicuo è rappresentato dall'ingresso, all'interno dell'area doganale, di merci e derrate; tuttavia vanno acquistando sempre maggiore importanza le i. dette invisibili, identificabili nelle spese per servizi sostenute all'estero. Gli accordi internazionali, attualmente in vigore, tendono a ridurre le misure protezionistiche. Telo di tessuto o di altri materiali, di dimensioni e forma varie, steso a protezione dal sole e dalle intemperie. ║ Drappo di tessuto usato in arredamento; applicate alle finestre o ad altri accessi, le t. (chiamate anche tendine se corte e aderenti al vetro) servono per schermare la luce e impedire la vista dall'esterno. ║ T. alla veneziana: è costituita da lamine di metallo o di plastica disposte orizzontalmente e inclinabili. ║ Telo pesante (detto anche tendone) montato all'esterno di finestre, balconi, vetrine di negozi, ecc., per mitigare la luce e il calore. ║ Riparo di tela utilizzato sulle navi per proteggere dal sole e dalle intemperie i ponti scoperti e le murate. ║ Ricovero mobile costituito da uno o più teli uniti tra loro, fatti di tessuto sintetico impermeabilizzato (poliammide o poliestere), sorretto da una struttura metallica e assicurato al suolo mediante tiranti fissati a picchetti conficcati nel terreno. ║ Fig. - Piantare le t.: stabilirsi in un luogo e protrarre il soggiorno, soprattutto approfittando dell'ospitalità di qualcuno. ║ Fig. - Levare le t.: andarsene precipitosamente. ║ Forma e grandezza di una t. possono variare moltissimo a seconda dell'impiego (turismo, alpinismo, campi militari o ricovero d'emergenza, ecc.). La gamma delle t. si è venuta ampliando e specializzando per capienza, dimensioni e tipo dei materiali utilizzati, perfezionando le caratteristiche di sicurezza, comfort, leggerezza, facilità di montaggio e smontaggio. In campo militare, oltre che per alloggiare le truppe, vengono allestite t. dotate di struttura autoportante, più grandi e complesse, da adibire a mensa, ospedale da campo, deposito, ecc. Affini a quelle militari sono le t. per il ricovero temporaneo di persone sfollate in seguito a guerre o catastrofi naturali (terremoti, alluvioni, ecc.). Nell'escursionismo e nell'alpinismo è attualmente molto utilizzata la t. a igloo o a cupola, costituita da un'ossatura autoportante di archi flessibili in vetroresina o alluminio sulla quale sono tesi i teli di copertura; viene usata anche nei bivacchi a bassissima temperatura per l'alto potere coibente e isotermico dovuto alla struttura a doppia intercapedine. Questo tipo di t. ha progressivamente sostituito le t. più tradizionali (canadese, a piramide, t. a cuneo). L'allargamento ai nuclei familiari della pratica della villeggiatura in campeggio ha portato all'affermazione del tipo di t. a casetta, alta e vasta, costituita da più vani e munita di porte e finestre. • Etn. - La t. è tuttora adottata come abitazione dalle popolazioni nomadi specialmente in aree geografiche carenti di vegetazione naturale (tundre, steppe) e si distingue dalla capanna in quanto smontabile e trasportabile. Solitamente è costituita da un sostegno in legno (oppure, nelle regioni artiche, formato da ossa di grandi animali) ricoperto da tessuto o da pelli d'animale. Le t. in uso presso i popoli di interesse etnologico si possono dividere, quanto alla forma, in quattro tipi principali: t. conica, come il tipi dei Nativi Americani; t. a cupola, come lo wigwam della zona arida dell'America Settentrionale; t. cilindroconica, in uso presso le regioni fredde dell'Asia centrale; t. a tettoia, diffusa in Patagonia e nelle zone aride dell'Asia e dell'Africa, costituita da due o più serie di paletti verticali sui quali è tesa la copertura. • St. - La t. era utilizzata dall'esercito romano in diversi tipi a seconda dell'uso cui era destinata; anche durante il Medioevo fu in uso una t. militare per lo più a pianta quadrata, nonché un genere di t. (detta padiglione) più grande e lussuosa e di forma più o meno conica, per il soggiorno di nobili e principi. Inoltre, fin dall'antichità, t. venivano issate nei mercati per l'esposizione e la protezione delle merci, e dalle compagnie teatrali itineranti, come camerino e ricovero per gli attori. • Costr. - Ponte t.: nelle navi, sovrastruttura leggera costituita da un ponte sostenuto semplicemente da montanti e puntelli. ║ Navi a ponte t.: navi provviste di un ponte t., adibite al trasporto passeggeri o usate nei mari tropicali. Panno di lana, cotone, lino e altri materiali, di forma varia, usato per coprire, rivestire, proteggere. ║ In particolare, stoffa pesante posta sul letto per ornamento o come riparo contro il freddo. ║ C. da stirare: c. su cui si stendono i panni durante la stiratura. ║ Fig. - Apparenza, finzione. ● Mar. - Il ponte più alto della nave. ║ Personale di c.: personale che svolge il proprio servizio in c. Insieme delle cortine o delle tende da letto. ║ Anticamente, baldacchino. Enciclopedia termini lemmi con iniziale a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Storia Antica dizionario lemmi a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Dizionario di Storia Moderna e Contemporanea a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w y z Lemmi Storia Antica Lemmi Storia Moderna e Contemporanea Dizionario Egizio Dizionario di storia antica e medievale Prima Seconda Terza Parte Storia Antica e Medievale Storia Moderna e Contemporanea Dizionario di matematica iniziale: a b c d e f g i k l m n o p q r s t u v z Dizionario faunistico df1 df2 df3 df4 df5 df6 df7 df8 df9 Dizionario di botanica a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z |
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