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Tera). Isola (75 kmq; 6.000 ab.) della
Grecia, appartenente al gruppo delle Cicladi meridionali, nel Mare Egeo. Centro
principale: Thira. • Geogr. - Costituita da rocce vulcaniche,
S.
raggiunge la massima elevazione con il Monte Sant'Elia (566 m), in
prossimità del quale è riscontrabile l'affioramento di un
substrato mesozoico. La forma odierna dell'isola è dovuta all'azione di
smantellamento vulcanico, risalente al 1500 a.C. e proseguito in epoche
successive. La baia di
S., dalla caratteristica forma a mezza luna,
è infatti l'orlo di un antico cratere invaso dal mare. Il versante
interno è caratterizzato da alte pareti che si elevano di circa 400 m sul
livello del mare, mentre il versante orientale è dominato da pendii
degradanti verso la costa, bassa e sabbiosa. • Econ. - L'economia si basa
sull'agricoltura (viti) e sul turismo. • St. - Occupata nel II millennio
a.C. dai Dori, fiorì grazie alla produzione di vini pregiati e alla
presenza dell'industria delle ceramiche. Passata sotto Sparta in età
arcaica, nel 430 a.C. entrò nella lega delio-attica. Fu quindi possesso
dei Romani, nel Medioevo dei Bizantini e dei Veneziani; dal 1336 fece parte del
ducato di Nasso; in seguito passò al veneziano D. Pisani (1479-87),
ridivenne possesso di Nasso sino all'occupazione turca del 1537. •
Archeol. - Scavi archeologici rinvennero nel 1967, a Sud di Akrotìri, i
resti di un antico abitato distrutto dalle eruzioni vulcaniche e dai movimenti
sismici verificatisi sull'isola. Negli edifici, decorati da raffinati affreschi
di stile naturalistico, vennero recuperati manufatti ceramici e suppellettili
domestiche di vari materiali.
S. conserva inoltre i resti di un tempio
dedicato ad Apollo, un ginnasio e una basilica di epoca ellenistica, rinnovata
in epoca romana. ║
Terra di S.: tufo ricco di frammenti pomicei,
presente sulle Isole di
S., Thirasìa e Aspronìsi. Viene
sfruttato nella preparazione di leganti idraulici.