(già
Borgo San Sepolcro). Centro in
provincia di Arezzo, 35 km a Nord-Est del capoluogo; è situato a 330 m
s/m., nella valle superiore del Tevere. 15.616 ab. CAP 52037. • Econ. -
Agricoltura (cereali, olivi, patate, viti); industrie alimentari, delle
terrecotte; manufatti per l'edilizia, confezioni. Lavorazione del tabacco e del
ferro battuto. • St. - Sorto intorno a un monastero benedettino del Santo
Sepolcro, poi (1012) camaldolese,
S. riuscì a sfuggire
all'amministrazione abbaziale solo alla metà del XIII sec., appoggiandosi
ad Arezzo e sfruttando gli esiti della rivalità tra Federico II e papa
Gregorio IX. La cittadina perse così la propria autonomia, passando sotto
signori locali (Federico da Montefeltro, i Malatesta, Firenze, ecc.) sino alla
battaglia di Anghiari (1440), quando divenne possesso di Firenze che impresse a
S. un rinnovato slancio economico. Nel 1595 papa Leone X, elevò il
centro a sede vescovile, suffraganea di Firenze. Diede i natali al pittore Piero
della Francesca. • Arte -
S. conserva edifici medioevali: il duomo
di San Giovanni Evangelista (l'antico monastero originario), risalente all'XI
sec. e modificato nei secc. XIII-XIV; il palazzo comunale, sede della Pinacoteca
comunale in cui si custodiscono il
Polittico della Misericordia e la
Resurrezione di Piero della Francesca, terrecotte dei Della Robbia e
dipinti di area veneta e toscana; la chiesa di San Francesco e quella di San
Lorenzo, che contiene una
Deposizione di Rosso Fiorentino. Numerose le
case torri.