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Sandomierz.

Città (24.500 ab.) della Polonia, nel voivodato di Tarnobrzeg, situata a 225 km da Varsavia, sulla riva sinistra della Vistola. • Econ. - Attivo porto di navigazione fluviale, è sede di alcune industrie (alimentari, tessili, vetrarie, della gomma e della porcellana); notevoli sono anche gli introiti derivanti dal commercio dei cereali. • St. - Di origine medioevale, nei secc. XII-XIII fu capitale del principato e poi del voivodato omonimo. Duramente provata dalle continue scorrerie dei Tatari (nel 1241, 1260 e 1287) e, per questo, cinta di poderose mura a opera di Casimiro III di Polonia, conobbe il suo massimo splendore nel XIV sec., restando fino alla metà del XVII sec. un rilevante centro artistico e culturale. La terza spartizione della Polonia, nel 1795, ne determinò il passaggio all'Austria e la rapida decadenza. Divenne parte dello Stato polacco indipendente nel 1918. ║ Accordo di S.: accordo stipulato nel 1570 tra protestanti, calvinisti e Fratelli boemi, in base al quale le tre confessioni, pur mantenendo ciascuna la propria individualità teologica, si impegnavano a collaborare in materia politica; è detto anche Consensus Sandomiriensis. Ad esso seguì, nel 1573, il Patto di Varsavia tra le Chiese riformate polacche e la nobiltà che prevedeva per legge la tolleranza religiosa. • Arte - Tra le varie testimonianze dell'antico splendore di S. si ricordano: la roccaforte (secc. XIV-XVI), parzialmente demolita dagli Svedesi; una porta delle fortificazioni del XIV sec.; la chiesa di San Giacomo (edificata nel XII sec., ma pesantemente rimaneggiata nel XVII sec.), la più antica costruzione lombarda in Polonia; la cattedrale gotica (1360), al cui interno spiccano vari affreschi bizantini del XV sec.; il municipio, ricostruito nei secc. XVI-XVII su fondamenta di epoca romanica.