Popolazione premongoloide appartenente a un ramo della
famiglia uralo-altaica e localizzata nella tundra occidentale. I
S. si
suddividono in quattro gruppi principali, i Nenci, i Tavgijcy, gli Enci e i
Sel'kupv, tutti quasi interamente russificati nella cultura. • Etn. -
L'arco asiatico e la lancia, un tempo indispensabili strumenti di difesa e di
caccia, sono stati gradatamente soppiantati dalle armi da fuoco, specie dal
fucile. L'abitazione caratteristica è il
chùm, una capanna
di forma conica ricoperta da pelli; di pelle e pellicce sono costituiti anche i
vestiti. Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, i
S. ricorrono a
slitte, a pattini o a canoe di tavole. La vita sociale di questa popolazione
è caratterizzata dall'assoluta mancanza di una qualsivoglia
organizzazione politica centralizzata e dalla suddivisione in lignaggi e clan
patrilineari, a loro volta riuniti in fratrie. • Econ. - L'economia dei
S. si basa sull'allevamento della renna, utilizzata per l'alimentazione
e, recentemente, anche per il trasporto, in sostituzione del cane e dello stesso
uomo; rilevanti, inoltre, sono la caccia e la pesca, fonti primarie
dell'alimentazione. • Ling. - Il gruppo linguistico samoideo comprende
diverse lingue della famiglia uralica che, nonostante l'origine comune, si sono
progressivamente e irrimediabilmente diversificate tra loro nel corso del tempo.
• Rel. - La religione, pur suddivisa in culti diversi a seconda del
lignaggio e del territorio occupato, si fonda sulla comune credenza in spiriti
ancestrali ed eroi mitici, su cui domina la figura di un Essere supremo
celeste.