Città in provincia di Cuneo, 31 km a Nord del
capoluogo; è situata a 340 m s/m., tra le valli del Po e del torrente
Varaita. 15.729 ab. CAP 12037. • Econ. - Agricoltura (cereali, viti,
frutta e ortaggi); allevamento bovino; artigianato del mobile di stile, del
ferro battuto, del rame e dell'alpacca; industria tipografica, alimentare,
meccanica, del mobile, editoriale. • St. - Corte demaniale durante l'Alto
Medioevo,
S. fu in seguito incorporata nel comitato di Auriate,
appartenente agli Arduinici, fino all'XI sec. Nel 1091 fu conquistata da
Bonifacio del Vasto; alla sua morte (1135) il figlio Manfredo I, divenuto
marchese, la scelse come residenza. Con Manfredo II ebbe origine il marchesato
di
S. che durò fino al 1548, anno in cui passò alla Francia
per essere poi annesso, nel 1601, al Regno dei Savoia. Durante il dominio
napoleonico la città fu assoggettata dai Francesi; tornata nuovamente ai
Savoia nel 1815, condivise in seguito le vicende del Regno di Sardegna. Durante
la Resistenza il territorio di
S. fu zona d'azione della milizia
partigiana. • Arte - La città è divisa tra un nucleo
più antico, situato nella zona alta accanto al castello medioevale, e una
parte moderna, sviluppatasi in piano intorno al duomo. I monumenti principali
appartengono al periodo gotico: la cattedrale a tre navate (secc. XV-XVI), la
chiesa di San Giovanni (XIV sec.), la torre e la casa del Comune (XV sec.), la
casa Cavassa (secc. XV-XVI). Nella chiesa di San Giovanni degna di nota è
l'abside, realizzata in pietra verde e utilizzata come cappella funeraria dei
marchesi di
S.; il chiostro attiguo alla chiesa conserva il mausoleo di
Galeazzo Cavassa. Il duomo (1481-1511), il cui campanile rappresenta un prezioso
esempio di arte barocca, custodisce preziosi dipinti del XVI sec.