(dal latino
saltus, der. di
salire:
saltare). L'atto del sollevarsi di slancio da terra, rimanendo per un attimo con
entrambi i piedi privi di appoggio e ricadendo poi sul punto di partenza o in un
punto diverso
. ║ Spostamento dal basso verso l'alto compiuto per
posarsi al di sopra di un piano posto a una certa altezza o per afferrare un
oggetto e aggrapparsi ad esso:
quando vide il topo,
con un s.
salì sullo sgabello. ║ L'atto di lasciarsi cadere verso il
basso:
fare un s. dalla finestra. ║ Per estens. - Spostamento
rapido e sbrigativo, scappata:
farò un s. in città. ║
Per estens. - Brevissima visita:
domani farò un s. da te. ║
Per estens. - Dislivello, differenza di quota:
fra i due piani c'è un
s. di circa 20 m. ║ Fig. -
Fare i s. dalla gioia: esprimere in
modo esuberante la propria contentezza. ║ Fig. -
S. nel buio:
impresa, decisione di cui non si possono prevedere le conseguenze, ma il cui
esito appare molto incerto. ║ Fig. -
Fare quattro s.: ballare un
po', alla buona, in famiglia o tra amici. ║ Fig. -
S. della
quaglia: V. QUAGLIA. ║ Fig. - Rapido passaggio da una
condizione a un'altra che si compie tralasciando le condizioni intermedie:
con la promozione a direttore ha fatto un bel s. ║ Fig. -
Tentare il s.: a scuola, tentare di passare, mediante esame, dalla classe
attualmente frequentata a una non immediatamente successiva. ║ Fig. -
S. di qualità: repentino e considerevole miglioramento. ║
Fig. - Sbalzo, cambiamento improvviso in più oppure in meno:
rispetto
a ieri c'è stato un bel s. di temperatura. ║ Omissione, lacuna:
la traduzione presenta un s. di una pagina. ║ L'esercizio
continuato del saltare. ║
S. della (o
con la)
corda:
esercizio, da effettuarsi da fermi o correndo, che consiste nel ruotare intorno
al corpo, facendola passare sotto i piedi, una funicella impugnata alle due
estremità; viene praticato dai pugili come allenamento o dai bambini per
divertimento. ║ Con riferimento ad animali, movimento simile a quello
dell'uomo che, in alcuni casi, corrisponde all'andatura normale (ad esempio, nel
canguro o in alcuni uccelli quando non volano), mentre in altri è
un'andatura occasionale che ha luogo in circostanze particolari:
il gatto
salì sul divano con un s. ║
S. di corsia: in
un'autostrada a doppia carreggiata, scavalcamento accidentale della banchina
spartitraffico da parte di un autoveicolo. • Sport - Nell'atletica
leggera, successione di movimenti che portano allo stacco da terra del corpo
che, dopo una traiettoria in aria, ricade sul terreno; comprende quattro momenti
(rincorsa, battuta-stacco, volo, arrivo) e osserva norme, tecniche e stili
determinati.
S. con l'asta: specialità che consiste nel superare
un'asticella, inizialmente posta a un'altezza di 3 m, servendosi di un'asta
lunga (fino a 5 m) e flessibile (un tempo di bambù, in seguito di
metallo, di fibra di vetro, ecc.). Si distinguono quattro fasi: la rincorsa (di
circa 40 m), la battuta, l'oscillazione pendolare del corpo e l'innalzamento
dello stesso, il distacco delle mani dall'asta e la caduta. Al concorrente sono
concesse tre prove ad ogni misura: se fallisce in ognuna di esse, viene
eliminato.
S. in alto: specialità che consiste nel superare, dopo
un'opportuna rincorsa, un'asticella posta ad altezza variabile sui supporti di
due ritti. Il superamento dell'asticella avviene con scavalcamento ventrale o
dorsale (quest'ultimo comunemente denominato
stile Fosbury, dal nome
dell'atleta statunitense che, eseguendolo per primo, raggiunse la misura di 2,24
m e si aggiudicò la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Città del
Messico nel 1968). Al di là dell'asticella un materasso di gommapiuma
attutisce la caduta dell'atleta. Al concorrente sono concesse tre prove ad ogni
misura: se fallisce in ognuna di esse, viene eliminato. La specialità del
s. in alto comparve per la prima volta nel 1855 nelle gare atletiche dei
collegi inglesi.
S. in alto da fermo: variazione del
s. in alto; i
piedi devono staccarsi da terra una sola volta per ogni prova e l'altezza
iniziale della sbarra è pari a 120 cm.
S. in lungo:
specialità eseguita su una pedana che comprende una corsia per la
rincorsa, una tavola di legno che funge da linea di battuta e una fossa ripiena
di sabbia su cui atterra l'atleta. La larghezza minima della fossa è pari
a 2,75 m, mentre la distanza fra la pedana e l'estremo limite della fossa non
è inferiore ai 9 m. Lo stacco deve precedere la linea di battuta senza
oltrepassarla né toccarla, pena l'annullamento del
s. La distanza
ottenuta viene misurata perpendicolarmente tra la linea di battuta e l'impronta
più prossima a quest'ultima, non importa se lasciata dal piede o da
qualsiasi altra parte del corpo.
S. triplo: specialità la cui
esecuzione può essere suddivisa in cinque fasi (rincorsa, stacco, primo
balzo, o parabola, secondo balzo, terzo balzo). Il concorrente deve cadere al
primo
s. sullo stesso piede con cui si è slanciato, al secondo sul
piede opposto, e al terzo su ambedue i piedi. La lunghezza della rincorsa
è illimitata. ║ Nella ginnastica, si distinguono un
s. in
alto e un
s. in lungo.
S. in alto: quello da eseguire con o senza
rincorsa, con l'ausilio di una pedana o sul terreno libero; l'altezza del
s. va misurata secondo la verticale abbassata dal punto più alto
dell'ostacolo.
S. in lungo: quello che consiste nel superare una
distanza, da misurarsi in senso orizzontale dal punto dello stacco a quello di
arrivo. Si effettua sia da fermo sia con rincorsa, con pedana o su terreno
libero. L'arrivo avviene entro una fossa riempita di sabbia o di segatura.
║ Nella ginnastica artistica, una delle prove che rientra nella gara
artistica esordienti, nella gara artistica allievi, nelle gare atletiche
individuali A e B, nella gara nazionale artistica esordienti, nella gara
nazionale atletica, nella gara nazionale allievi, nella gara atletica adulte e
nella gara allieve nelle prove a squadre. Per le gare individuali, il
regolamento prescrive quanto segue: per l'artistica junior 1,20 m; per
l'artistica esordienti 1,10 m; per l'artistica allievi 0,80 m; per la gara
atletica A 1,50 m; per la gara atletica B 1,40 m; nelle gare allievi ed
esordienti è richiesto il
s. frontale senza pedana e il passaggio
a squadra, mentre nelle altre gare lo stile è libero. A tutti è
concesso l'uso delle scarpette con le punte. Nelle gare artistiche e atletiche
sono previste complessivamente tre prove e i concorrenti possono scegliere
l'altezza (ogni diminuzione di 5 cm, tuttavia, comporta la perdita di mezzo
punto). Per le gare a squadra di
s. in alto e di
s. misto, vengono
disposte sui ritti due asticelle, di cui una all'altezza prescritta, l'altra 10
cm più in basso; ogni asticella abbattuta penalizza il grado di mezzo
punto e non è ammessa la ripetizione del
s. (perciò, se un
ginnasta scarta l'ostacolo o, nel
s. in lungo, supera la linea di
battuta, viene penalizzato di un punto, come se avesse abbattuto le due
asticelle). Le squadre allievi ed esordienti sono tenute a eseguire il
s.
in stile ginnastico. ║ Nello sci, la specialità del
s.
comprende cinque fasi principali: la partenza, che va dal momento in cui lo
sciatore comincia a scivolare, al momento in cui raggiunge il dente del
trampolino; lo scatto, che si effettua pochi metri prima di uscire dal dente
stesso; il volo, che va dal limite del trampolino sino al punto di atterraggio;
l'atterraggio, che comincia con il contatto degli sci sulla neve e termina con
la ripresa dell'equilibrio; l'arresto finale. Il
s. viene eseguito con
sci appositamente scanalati e particolarmente sensibili, lunghi da 2,20 a 2,36
m, larghi 8,4 cm, pesanti da 7 a 8 kg e provvisti di attacchi speciali. La
classifica delle gare di
s. viene stabilita sulla base di tre prove in
cui si tiene conto, oltre che delle lunghezze raggiunte, anche dello stile e
della tecnica di volo e di arresto dei singoli saltatori. Un
s. viene
dichiarato nullo, quando lo sciatore, atterrando, perde l'equilibrio e cade.
║ Gli sport equestri comprendono diversi tipi di gare in cui cavallo e
cavaliere devono compiere un percorso a ostacoli, in genere diversi fra loro,
seguendo un ordine prestabilito. ║ Nella scherma si definisce
s.
indietro un movimento difensivo compiuto per sottrarsi all'attacco
avversario, che consiste nel portare il piede destro il più possibile
indietro rispetto al sinistro e nel portare poi quest'ultimo dietro al destro,
assumendo nuovamente la posizione di guardia. • Ball. - Termine con cui si
indica il sollevamento dei piedi dal suolo; comparve per la prima volta con
questo significato nel
Manoscritto d'Oro di Borgogna. Sono cinque i tipi
fondamentali di
s. che, come
pas sautés, si distingue sia
dal
pas glissé sia dal
pas marché: quelli da due
piedi a due piedi (come il
changement de pieds o le
sissonnes
ferées et doublées), quelli da due piedi a un piede (come i
ballonnés sautés), quelli da un piede all'altro (come i
coupés jetés), quelli da un piede a due piedi (come gli
assemblés), quelli da un piede allo stesso piede (come i
grands
fouttés en tournant). • Zoot. - L'accoppiamento fra animali,
soprattutto domestici. • Giochi -
Gioco del s.: gioco affine a
quello della dama, con una scacchiera quadrupla di quella normale; è
detto comunemente
alma. ║ Nel gioco degli scacchi, il movimento del
cavallo. • Cuc. -
Al s.: in riferimento a verdure, carni, ecc.,
fatte rosolare in olio o burro a fiamma vivace. ║
Risotto al s.:
risotto, generalmente alla milanese, che viene cotto in base al procedimento
usuale e poi scaldato con del burro in una padella fino a formare un tortino
sottile e ben rosolato da entrambi i lati. • Mus. - Passaggio da una nota
a un'altra per gradi disgiunti. • Tipogr. - Errore nella composizione;
viene denominato anche
pesce. • Geogr. - La caduta di un corso
d'acqua in presenza di un brusco dislivello. • Geol. - Rottura di un
pendio dovuta sia a variazioni litologiche sia a particolari dislocazioni
tettoniche per faglia. • Fis. - Termine impiegato in riferimento alla
confutazione del principio di continuità che, fatto proprio dalla
descrizione classica, è venuto meno con la descrizione quantistica.
║
S. quantico: quello mediante il quale un sistema passa da un
livello a un altro in base a un processo discontinuo sia nello spazio sia nel
tempo. • Mat. - Si definisce
s. di una funzione
y =
f(
x), in un dato punto
x0 di
discontinuità di prima specie, la differenza fra il limite sinistro e il
limite destro della funzione suddetta.