Chim. -
Acido s.: ossiacido di formula
bruta C
6H
4(OH)(COOH) che deriva dall'acido benzoico per
sostituzione dell'idrogeno con un gruppo ossidrile. In natura è contenuto
allo stato libero o sotto forma di estere in diverse piante. Si presenta sotto
forma di un solido cristallino, aghiforme, incolore e inodore, dal sapore
agrodolce, poco solubile in acqua; fonde a 155 °C. Estratto nel 1830 dalla
salicina, principio attivo presente nella corteccia del salice, venne
sintetizzato per la prima volta nel 1874. Industrialmente si prepara mediante la
reazione di Kolbe, facendo reagire l'anidride carbonica con il fenato di sodio
solido a una temperatura di 125 °C alla pressione di 4-7 atm. Il salicilato
di sodio così ottenuto viene disciolto in acqua formando quindi una
soluzione; a questa viene successivamente aggiunto acido solforico o acido
cloridrico, che induce la precipitazione dell'acido
s. A causa della
presenza di fenolo, l'acido
s. risulta impuro e quindi, se destinato a
uso farmaceutico, deve essere ulteriormente purificato. In medicina viene
impiegato soprattutto per uso esterno, per la sua azione antisettica e
disinfettante. Per uso interno viene utilizzato come antipiretico,
antinevralgico, antisettico e antireumatico: l'azione antisettica è molto
evidente in alcuni suoi derivati e l'azione antireumatica è dovuta alla
presenza nella molecola di un gruppo acido e di uno fenolico. Viene anche usato
come conservante grazie alla sua proprietà di ritardare e, a determinate
concentrazioni, perfino di arrestare i processi fermentativi. Infine viene
utilizzato per la sintesi di numerosi derivati di interesse farmaceutico e nella
preparazione di profumi, coloranti e additivi per la gomma. ║
Aldeide
s. o
salicilale: aldeide ortoidrossibenzoica, di formula bruta
C
6H
4(OH)CHO. Contenuta in diverse specie di
Spiraea
e, in piccole quantità, anche nella
Cassia cinnamomum, si presenta
sotto forma di liquido oleoso incolore che tende a imbrunire se esposto
all'aria, con un odore aromatico e un sapore bruciante. È abbastanza
solubile in acqua e solubile in alcool, in etere e nel benzene e bolle alla
temperatura di 196 °C. Si prepara industrialmente mediante la reazione di
Reimer-Tiemann, che prevede la reazione di un fenolo con cloroformio
(CHCl
3) e con una soluzione acquosa di idrato sodico, ad una
temperatura di circa 70 °C. Viene utilizzata in profumeria come intermedio
nella sintesi della cumarina, come fungicida e larvicida. ║
Alcool s.
o
saligenina: composto di formula bruta
C
6H
4(OH)CH
2OH, che deriva dall'alcol benzilico
per sostituzione dell'atomo di idrogeno dell'anello benzenico con un gruppo
ossidrilico e che si può ottenere anche per riduzione dell'aldeide
s. In natura si trova sotto forma di glicoside nella corteccia di diverse
specie di salice e di pioppo. Generalmente non tossico, l'alcool
s.
è dotato di proprietà antipiretiche e anestetiche locali.