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Saldatrice.

Tecn. - Denominazione generica delle macchine per effettuare saldature. ║ S. per processi di saldatura ad arco elettrico: sono così definite s. basilarmente costituite da un generatore di corrente destinato ad alimentare l'arco. A seconda del tipo di tensione prodotta esistono s. a corrente continua o s. a corrente alternata. Poiché nella saldatura ad arco elettrico è indispensabile la presenza di due diverse tensioni (a vuoto, di innesco dell'arco, superiore a 50 V; di saldatura, o a carico, variabile tra 20 e 40 V), le s. sono dotate di dispositivi di regolazione della tensione dell'arco. ║ S. a resistenza: s. di questo tipo, usualmente a corrente alternata, si differenziano tra loro a seconda dei modelli e dell'utilizzo finale. Esistono allora: s. a punti e a linee (o a rulli), nelle quali un trasformatore riduttore alimenta due elettrodi che serrano tra loro i pezzi da saldare tramite l'ausilio di barrette a buona conducibilità (a punti) o di dischi azionati da un motore elettrico (a rulli); s. di testa, a resistenza o a scintillio, fornite di organi meccanici impiegati per l'avanzamento dei pezzi, per l'applicazione della giusta pressione di ricalcamento sulle parti da saldare, per serrare i pezzi durante il posizionamento e per apportare loro la necessaria corrente elettrica. ║ S. a ultrasuoni: s. composte da una testa saldante di altezza regolabile nella quale trova posto il trasduttore che trasmette gli impulsi a un utensile realizzato in materiale estremamente duro dal quale partono gli ultrasuoni. ║ S. a fascio elettronico: s. che utilizzano un fascio elettronico orientabile con l'ausilio di un sistema ottico di osservazione. ║ S. per film di materie termoplastiche: s. consistenti in sbarre metalliche riscaldate elettricamente (110 °C circa) premute sui fogli da saldare.