Antica popolazione nomade indoeuropea, originariamente
stanziata nelle regioni a settentrione del Mar Nero e del Mar Caspio, ramo di
quel gruppo etnico che i Greci chiamavano Sciti
(V.). Furono sottomessi dai Persiani, cui pagarono
tributi e offrirono truppe a Dario e a Serse, e stipularono un patto di
neutralità con Alessandro Magno. Nel II sec. a.C., si spostarono
nell'Iran meridionale occupando l'antica satrapia Drangiana (a cui diedero il
loro nome:
Sakastan, odierno Seistan); di lì, si spinsero ancora
verso Est e verso Sud, occupando i territori dell'odierno Afghanistan e
Belucistan e la valle dell'Indo (Punjab) sino al Rajputana, cacciandone i Greci,
regione che dominarono fino all'epoca del re Gundofare, leggendario protettore
dell'apostolo Tommaso. A contatto con la civiltà indiana il dialetto
iranico dei
S. subì una forte influenza lessicale delle parlate
indiane. I
S. furono travolti dall'invasione degli Yuezhi nel I sec. d.C.