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Saccharomyces.

Bot. - Genere di funghi ascomiceti della famiglia Saccaromicetacee, al quale appartengono i più importanti lieviti. Questi ultimi, ampiamente utilizzati nell'industria come agenti fermentativi, sono diffusi su tutta la superficie terrestre crescendo su materiali organici di origine vegetale, soprattutto frutti maturi, nettari di fiori, essudati zuccherini di tessuti vegetali, che rappresentano il substrato ideale per il loro sviluppo. Il genere comprende circa 30 specie fra le quali: S. cerevisiae, di notevole importanza industriale poiché largamente utilizzato per la preparazione della birra e del vino, nella lievitazione del pane, nella manifattura di alimenti fermentati, oltre che per analisi genetiche e biochimiche; S. aceti; S. ellipsoideus, principale agente della fermentazione alcoolica del mosto d'uva, confluito insieme all'aceti nella prima specie; S. exiguus, ceppo isolato dal suolo, dalla frutta, dai cetrioli in fermentazione; S. kefir, utilizzato nella preparazione del latte fermentato. I s. sono organismi unicellulari di forma arrotondata, allungata oppure ovoidale, che si moltiplicano per gemmazione producendo a volte forme filamentose o miceliari settate. Il loro ciclo vitale comprende una fase diploide e una fase aploide: quando una cellula diploide si trova in condizioni ambientali svantaggiose va incontro a meiosi e produce ascospore aploidi; queste, se incontrano condizioni favorevoli, possono dare origine ciascuna ad una colonia di cellule aploidi. In alternativa ciascuna spora può originare una sola cellula aploide matura che, fondendosi con un'altra, forma una cellula diploide. Le cellule aploidi, tuttavia, possono fondersi solo se appartengono a classi di coniugazione opposte (a e α). La fusione avviene per scambio di segnali chimici detti ferormoni, che vengono secreti dai coniuganti. La ricezione del segnale ferormonico determina l'inizio di una serie di eventi che permettono l'attuarsi dell'unione, tra i quali il cambiamento della forma della cellula, l'attivazione di geni specifici e l'arresto della crescita della cellula che riceve il segnale. Sia nella fase aploide, sia in quella diploide la gemmazione si attua mediante le seguenti fasi: quando la divisione sta per avere inizio si forma una gemma che si ingrandisce gradualmente a partire da una zona ispessita della parete cellulare, detta placca; i cromosomi sono attaccati ad una struttura, detta corpo polare del fuso o SPB (Spindle Pole Body), che si duplica dando inizio alla divisione nucleare. Appena una gemma è abbastanza grande, in essa si trasferiscono una parte delle fibre del fuso e un SPB, i cromosomi fratelli si separano e una parte di essi entra nella gemma per formare il corredo cromosomico della nuova cellula figlia. Grazie al basso costo, al rapido tasso di riproduzione (l'intervallo di tempo necessario per la formazione di una nuova generazione è appena di due ore) e alla possibilità di realizzare colture, i lieviti rappresentano il substrato ideale per indagini genetiche e biochimiche; per esempio, mediante la tecnica del DNA ricombinante, che si basa sulla manipolazione dei geni del lievito, è possibile selezionare mutanti specifici, clonare i corrispondenti geni selvatici, modificarli in vitro e reintrodurli all'interno della cellula per studiare le possibili analogie strutturali e funzionali con i geni umani.