Termine con il quale si indicano i membri di una
scuola romana di diritto che fu attiva a partire dall'età augustea.
Fondata da Gaio Ateio Capitone, derivò però il suo nome dal
caposcuola Masurio Sabino; talvolta venne detta anche
cassiana, da Cassio
Longino, allievo di Sabino e guida della scuola dopo di lui. I
s. si
distinsero per lo stretto legame con il potere imperiale, in osservanza del
quale perseguirono atteggiamenti conservatori ed improntati all'
aequitas;
le loro valutazioni di carattere eminentemente materialista li avvicinarono, sul
piano della filosofia del diritto, ai principi epicurei. La scuola
s. si
applicò soprattutto al campo della sistematica, emettendo
responsa
cauti e tradizionali, mentre la contemporanea scuola
proculeiana
(V. PROCULEI), assai più innovatrice, si
occupò della più precisa casistica. I
s. esercitarono una
grande influenza sul diritto romano fino all'epoca dell'imperatore Adriano
(117-138).