Città (186.402 ab.) della Germania,
capitale del Saarland; è situata a 200 m s/m., in prossimità del
fiume Saar, che la città attraversa con sei ponti. • Econ. - Posta
al centro di un importante bacino carbonifero,
S. vive di attività
legate al settore estrattivo, fra cui le industrie metallurgiche, meccaniche,
siderurgiche ed elettrotecniche; sono sviluppati anche il settore terziario e
alimentare. La città gode di una vasta rete di vie di comunicazione, che
ne fanno un importante polo industriale. • St. - Di probabile fondazione
romana,
S. è ricordata nel X sec. come possedimento del vescovo di
Metz; nel 1080 passò a una famiglia che, dal XII sec., assunse il nome di
S.; dopo il 1381 divenne possedimento dei conti di Nassau. Fu conquistata
dalla Francia una prima volta nel 1681, quindi nel 1793. Nel 1815 la
città fu ceduta alla Prussia, di cui seguì le sorti negli anni
successivi. Il suo maggior sviluppo si verificò nei secc. XVIII-XIX,
quando
S. inglobò i vicini centri di Mahlstadt e Burbach, al
contempo sviluppandosi ampiamente lungo la direttrice fluviale. La città
subì violenti bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, ma venne
interamente ricostruita. • Arte - Sede dell'università della Saar,
possiede notevoli elementi di interesse architettonico, fra cui la chiesa gotica
di Sant'Arnaldo, quella barocca di San Ludovico, numerosi palazzi barocchi e un
castello del XVIII sec.