Acronimo di
Società italiana per l'esercizio
telefonico. Fondata nel 1899 come
Società industriale
elettrochimica di Pont Saint-Martin, si propose di realizzare una piccola
centrale elettrica destinata ad alimentare uno stabilimento per la produzione di
carburo di calcio. Nel 1918, la società assunse la denominazione di
SIP-Società idroelettrica Piemonte, diventando una delle
principali società elettriche italiane, partecipando attivamente anche in
aziende concessionarie del servizio telefonico. Dopo essere passata sotto il
controllo dell'IRI ed essere stata inquadrata nella Finelettrica (1952),
subì una scissione nel 1963, quando venne decisa la nazionalizzazione
delle società elettriche: in quell'occasione gli impianti elettrici della
SIP passarono all'ENEL, mentre, nel 1964, vennero utilizzati gli
indennizzi per dar vita a un'unica nuova società telefonica che
incorporasse nella
SIP, che manteneva la sua sede a Torino, le cinque
aziende concessionarie per il territorio (STIPEL, TELVE, TIMO, TETI, SET). Da
quel momento la
SIP si occupò principalmente dell'installazione e
dell'esercizio degli impianti di telecomunicazione in ambito nazionale,
nonché della gestione dei servizi di telecomunicazione in concessione,
gestendo anche i rapporti con l'utenza e partecipando, più o meno
direttamente, ad attività connesse con il mondo della telecomunicazione.
Nel 1994 la
SIP venne assorbita dalla Telecom Italia
(V.).