Acronimo di
Severe Acute Respiratory
Syndrome (Sindrome respiratoria acuta grave; detta anche: Sindrome da polmonite atipica).
Malattia respiratoria che
colpisce i polmoni. Venne identificata per la prima volta nel febbraio 2003 ad Hanoi, in Vietnam,
per merito del medico italiano dell'OMS Carlo Urbani, deceduto il 29
marzo successivo a causa di
SARS. Il periodo di
incubazione è in media di 2-7 giorni, ma in casi rari
arriva anche a 10 giorni. La malattia esordisce generalmente con febbre >38
°C, che rimane costantemente elevata, talvolta associata a brividi e/o
accompagnata da cefalea, malessere generale, mialgie e, in casi sporadici,
diarrea. Alla comparsa dei sintomi sopradescritti, alcuni pazienti possono
già presentare lieve sintomatologia respiratoria, che si accentua
rapidamente nei 4-5 giorni successivi. Nelle fasi iniziali della malattia si
registrano linfocitopenia, con conta totale dei globuli bianchi nel complesso
normale o diminuita, innalzamento della creatinfosfochinasi e delle transaminasi
epatiche, mentre la funzione renale rimane inalterata nella maggior parte dei
casi. All’apice delle manifestazioni respiratorie circa la metà
dei pazienti mostra leucopenia e trombocitopenia (conta piastrinica da 50.000 a
150.000/microl). Il virus responsabile sembra essere un
coronavirus, della
stessa famiglia degli agenti che provocano i comuni raffreddori. Ma un altro
patogeno, un
paramyxovirus della famiglia che causa parotite e morbillo,
è stato riscontrato nei soggetti colpiti. Alcuni esperti hanno ipotizzato
una collaborazione tra i due microrganismi.
Sul versante epidemiologico, la malattia sembra trasmettersi per contatto
interpersonale diretto, attraverso l’esposizione a secrezioni respiratorie e/o ad altri liquidi biologici:
la maggior parte dei casi di contagio ha infatti interessato familiari, conoscenti, operatori sanitari
e viaggiatori internazionali. Resta dubbio se sia possibile anche una trasmissione
indiretta (mediata da oggetti contaminati da secrezioni respiratorie). Il Paese maggiormente colpito è stato la Cina.
Una terapia specifica non potrà essere
messa a punto fino a quando non si individuerà la causa esatta della
SARS. I pazienti vengono trattati come se avessero una polmonite
contratta in comunità: con antivirali non specifici e antibiotici
(efficaci solo contro i batteri, ma in queste situazioni utilizzati per evitare
complicanze infettive). I malati vengono ricoverati in reparti di isolamento;
nelle forme più gravi necessitano di terapia intensiva, mentre solo nel
10-20% dei casi devono ricorrere alla respirazione artificiale. La
mortalità si attesta intorno al 7-8%.
Cos'è la SARS
Il propagarsi della SARS