(dal latino
princeps: primo, il più grande, il più
importante). Di cosa preminente, importante, fondamentale:
l'argomento p.
dell'accusa. ║ Titolo di sovranità attribuito a sovrani
assoluti o a componenti delle famiglie regnanti. ║ Per estens. - Persona
di grande qualità e prestigio:
l'avvocato della difesa è un
vero p. del Foro. ║
P. consorte: il marito della regina, nel
caso in cui il potere sia detenuto da questa. ║ Nella gerarchia araldica,
titolo nobiliare che precede quello di duca e la persona investita di tale
titolo
. ║ In alcune locuzioni enfatiche, termine di confronto per
indicare agiatezza o ricchezza
. ║ Fig. -
P. azzurro:
espressione di uso comune che indica l'uomo ideale che ogni donna desidererebbe
incontrare. • Abbigl. -
P. di Galles: V. GALLES. • Encicl. - Storicamente il vocabolo fu usato con
riferimento a quei cittadini romani, in particolare uomini politici, che in
età repubblicana occupavano una posizione di particolare prestigio. In
origine il termine non ebbe perciò alcun riferimento monarchico e
assolutistico, e neppure acquistò tale significato quando fu attribuito a
Ottaviano (
princeps civium), a partire dal 27 a.C., per sottolineare la
massima autorità da lui raggiunta. Da Ottaviano in poi il titolo di
princeps distinse tutti gli imperatori romani, sino a Settimio Severo che
lo sostituì con il titolo di
signore (
dominus). In
età medioevale il titolo di
p. venne attribuito ai feudatari che
esercitavano sul territorio loro sottoposto i diritti del potere sovrano,
riconoscendo come solo superiore gerarchico il re o l'imperatore da cui avevano
ricevuto l'investitura (V. PRINCIPATO).