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Pozzuoli.

Città in provincia di Napoli, 12 km a Sud-Ovest del capoluogo; è situata a 28 m s/m., sulla costa settentrionale del golfo omonimo, su un promontorio tufaceo. P. è interessata da fenomeni bradisismici e vulcanici, presenti in particolare nella Solfatara, cavità craterica al centro della città. 78.754 ab. CAP 80078. • Econ. - L'economia si basa sull'industria (metalmeccanica, elettromeccanica, tessile, alimentare, della gomma), sulla pesca, sullo sfruttamento delle sorgenti termali, sugli stabilimenti balneari e sulle solfatare. P. è inoltre sede dell'Accademia Aeronautica. • St. - La città fu fondata nel 529-28 a.C. dai coloni greci di Samo con il nome di Dicearchia (che significa città dove regna la giustizia). Difese la diffusione dell'Ellenismo in Campania. Cadde sotto i Sanniti alla fine del V sec. a.C. e dal 338 fu dominio di Roma, da cui ebbe la civitas sine suffragio; nel 194 divenne colonia romana. Fu porto di Cuma e poi di Roma e luogo di villeggiatura del patriziato romano. Divenne il centro dell'irradiazione commerciale e politica nell'Oriente, grazie a vari provvedimenti doganali, trasformandosi in una città cosmopolita in cui si riunivano genti, culti, idee, mercanzie. Con l'affermarsi del porto di Ostia tra il I e il II sec., la fortuna di P. cominciò a scemare, specialmente in seguito alle invasioni barbariche e ai movimenti bradisismici, che spinsero la popolazione a rifugiarsi a Napoli. Tra la metà del 1982 e la fine del 1984 il comune è stato interessato da una serie di movimenti bradisismici e da forti scosse telluriche che hanno costretto all'evacuazione del centro storico e alla costruzione di un nuovo insediamento a Monteruscello, a 6 km di distanza. • Archeol. - I monumenti dell'antica città sono sepolti sotto il livello del mare a causa del bradisismo, o sono stati inglobati nelle abitazioni moderne. Il tempio di Roma e di Augusto, sito sull'acropoli, è stato trasformato nella cattedrale di San Procolo. Rimangono le tracce della città bassa e del porto nella gettata romana a pilastri e archi costruiti da Augusto; i portici dedicati a varie divinità e fiancheggianti la riva sono sommersi; semisommerso il macellum, edificio quadrangolare con cortile centrale a portico circondato da taberne e avente un tholos centrale. Il macellum, erroneamente chiamato tempio di Serapide, risale al periodo flavio ed è stato sottoposto a restauri sotto gli Antonini e i Severi. Sulle pendici della collina era il quartiere signorile con splendide abitazioni; esso conserva l'anfiteatro, costruito all'epoca di Vespasiano, un anfiteatro minore di età augustea e le terme, dette il tempio di Nettuno. La necropoli è ricca di ipogei stuccati, dipinti e mausolei.