Mit. - Figlio di Ermete e auriga di Enomao, re di Pisa nell'Elide; aiutò
Pelope, dietro promessa di larga ricompensa, a vincere fraudolentemente il
proprio signore durante una corsa di carri la cui posta era la mano di Ippodamia
(figlia di Enomao) o la morte di Pelope.
M. sabotò il cocchio di
Enomao, provocandone la morte, ma come ricompensa fu gettato nel Mar Egeo da
Pelope stesso. Il luogo in cui sarebbe caduto ha preso da lui il nome di Mirtoo
(V.). La maledizione scagliata in punto di morte da
M. contro Pelope
sarebbe all'origine delle sventure abbattutesi sui suoi discendenti (gli
Atridi). Dopo la sua morte
M. venne trasformato nella costellazione
dell'Auriga.