. Termine di uso internazionale per
indicare ogni messaggio o bollettino trasmesso per via radiofonica,
radiotelegrafica o televisiva, riguardante comunicazioni meteorologiche.
PRESENTAZIONE
Alluvioni, siccità, tempeste. Sono flagelli naturali che da sempre
minacciano l'uomo e il suo lavoro; anche oggi, malgrado l'alto grado
tecnologico raggiunto, siamo impotenti di fronte all'immensa energia
scatenata dalla natura.
Da secoli si è cercato di studiare e capire come avvengano i fenomeni
atmosferici e quali siano le cause che determinano il clima di un luogo.
Innanzitutto bisogna dare un'esatta definizione della parola clima. Possiamo
dire che le condizioni di temperatura, pressione, umidità, regime delle
precipitazioni e dei venti e della loro variabilità in rapporto alle
stagioni, costituiscono il clima di una particolare località o regione.
Il primo fattore che influenza il clima è il grado di irraggiamento solare
che la superficie terrestre riceve; empiricamente possiamo affermare che la
temperatura media scende allontanandosi dall'equatore per andare verso i
poli. Questo perché nelle latitudini estreme, anche nella stagione estiva il
sole non sale mai molto sopra l'orizzonte e quindi non riesce a riscaldare
il terreno.
Anche il succedersi delle stagioni è un importante fattore climatico. Tutti
sappiamo che la Terra gira intorno al Sole seguendo un'orbita ellittica;
inoltre ruota intorno al proprio asse, che forma un certo angolo con il
piano dell'orbita. Il movimento di rotazione della Terra ha come conseguenza
il succedersi del giorno e della notte, mentre il movimento di rivoluzione
del pianeta intorno al Sole, combinato con l'inclinazione dell'asse
terrestre rispetto al piano dell'orbita, determina le stagioni. A seconda
della posizione della Terra lungo la sua orbita, i raggi solari incontrano
la superficie con una inclinazione massima durante l'inverno (quindi
scaldano poco) e minima in estate.
Oltre all'altezza del Sole sopra l'orizzonte, con il passare delle stagioni
varia la lunghezza del giorno: in estate il giorno è più lungo rispetto a
quanto lo sia d'inverno.
L'effetto delle stagioni sul clima è più importante nelle terre lontane
dall'equatore. Infatti, in tutta la fascia equatoriale le condizioni
climatiche sono estremamente stabili, mentre oltre il circolo polare artico
e quello antartico il Sole non tramonta mai per sei mesi l'anno e per altri
sei non lo si vede sorgere.
La rotazione della terra
I FENOMENI ATMOSFERICI
La Terra è circondata da una atmosfera respirabile composta per la
maggior parte di azoto e ossigeno, con una bassissima ma importante
percentuale di anidride carbonica. Quest'enorme massa d'aria non è mai
ferma, ma in continuo movimento e le cause che determinano questo movimento
sono molteplici:
- Temperatura del suolo e dell'atmosfera. Abbiamo visto prima che il Sole
non riscalda tutta la Terra nel medesimo modo a causa dell'alternanza delle
stagioni e abbiamo anche appreso come questo fattore sia più o meno
importante a seconda ci si trovi vicini o lontani dall'immaginaria linea
dell'equatore.
Comunque i valori della temperatura dipendono anche dalla particolare
posizione geografica (presenza del mare, altitudine, orografia, bacini
idrografici), dalla quantità e dal tipo di vegetazione, dalla geologia del
terreno (per esempio la sabbia si riscalda moltissimo ma si raffredda anche
molto velocemente, mentre le argille umide sono dei veri serbatoi di
calore).
- Pressione e venti. Torricelli aveva spiegato che anche l'aria ha un suo
peso che determina appunto la pressione atmosferica. La pressione scende man
mano che saliamo di quota. Quindi, anche la pressione atmosferica non ha
valore uniforme sulla superficie terrestre e questo determina lo spostamento
di masse d'aria da regioni di alta pressione verso regioni di bassa
pressione con formazione di vento. Inoltre, lo stesso movimento di rotazione
terrestre trascina con sé dell'aria, specie lungo l'equatore dove la
velocità tangenziale è massima, con formazione di venti costanti chiamati
alisei e, nelle zone dei tropici, dei contro-alisei.
- Umidità dell'atmosfera. A causa di particolari fenomeni di evaporazione,
nell'atmosfera esiste sempre una certa quantità di vapor acqueo. In genere,
più il suolo è ricco d'acqua e la temperatura è alta, maggiore sarà il
valore dell'umidità atmosferica; al contrario, dove la temperatura è rigida
e non esistono fiumi, laghi od oceani, allora l'atmosfera sarà
particolarmente asciutta. Il vapore acqueo viene trasportato dalle correnti
ascensionali a grandi altezze dove si raccoglie, si raffredda e condensa con
formazione di nuvole che si possono classificare a seconda della loro
altezza e della loro sagoma. Le nuvole sono tra i fattori più importanti che
regolano la quantità di irraggiamento solare del terreno; infatti le nubi
schermano i raggi del sole e causano una diminuzione di temperatura del
suolo.
Un barografo
I parametri sopra esposti variano continuamente nel corso della giornata. La
differenza di temperatura esistente tra il giorno e la notte è chiamata
escursione termica: in una località costiera la diversa capacità termica
(capacità di trattenere il calore accumulato) dell'acqua e del suolo origina
il fenomeno periodico delle brezze. Di giorno, la terra si riscalda più
velocemente dell'acqua e l'aria sovrastante si riscalda anch'essa tendendo a
salire; l'aria più fredda che sta sopra l'acqua è quindi richiamata a terra.
Di notte, quando la terra si raffredda e l'acqua resta calda per ore, il
movimento d'aria sarà contrario.
A seconda delle condizioni di temperatura e pressione in quota, il vapore
acqueo delle nubi può precipitare sotto forma di pioggia, neve, nevischio,
grandine. Se invece la temperatura si modifica velocemente al suolo, il
condensarsi dell'umidità atmosferica può dar luogo a brina, rugiada, nebbia.
Oltre ai normali fenomeni atmosferici, a volte si producono violente
tempeste che posseggono un alto potenziale distruttivo. Il ciclone tropicale
o uragano è una specie di vortice d'aria umida di diametro compreso tra i
160 e gli 800 chilometri che ruota intorno ad un centro di bassa pressione:
i venti possono raggiungere velocità variabili tra 120 e 240 chilometri
all'ora e agitano il mare sollevando onde di proporzioni gigantesche che
flagellano le coste distruggendo ogni cosa e facendo a volte migliaia di
vittime.
I tornado sono originati dalle stesse cause dei cicloni, ma le loro
dimensioni sono minori. Il centro della depressione ha un diametro anche di
soli 18 m e in esso si formano le ben note trombe d'aria.
Più comuni i temporali che si formano per l'incontro-scontro di due masse
d'aria di temperatura diversa. Più comuni ma non meno temibili: la quantità
d'acqua, specie se accompagnata da grandine, e la violenza dei venti possono
provocare danni molto ingenti a costruzioni e colture. Durante i temporali
spesso si formano i fulmini, immense scintille che hanno origine
nell'accumulo di cariche elettrostatiche sul terreno e sulle nuvole.
Di carattere locale sono le tempeste di sabbia o di polvere, causate da
violenti venti che spazzano vaste zone aride spostando tonnellate di
materiale e modificando in poche ore l'orografia del luogo.
La formazione dei fenomeni atmosferici
La formazione dei fenomeni atmosferici (english version)
Il riscaldamento globale della Terra
La formazione delle valanghe
I disastri naturali che colpiscono il nostro pianeta
CHE TEMPO FARÀ?
Nei secoli l'uomo ha imparato a individuare moltissimi segni che
potevano avvertirlo del sopravvenire di qualche fenomeno meteorologico. Per
esempio, le rondini cominciano a volare basse quando sta per scoppiare un
temporale estivo perché gli insetti di cui si cibano hanno le ali gonfie e
pesanti per l'umidità atmosferica e non riescono a sollevarsi più di tanto
nel loro volo.
La continua e attenta osservazione, correlata con i più moderni ausili
tecnologici, ha fatto fare allo "sciamano" dei tempi nostri, il meteorologo,
passi da gigante. Palloni atmosferici, satelliti, stazioni automatiche di
rilevamento dati forniscono in ogni momento la situazione meteorologica di
varie località. I dati vengono elaborati in tempo reale da calcolatori
potentissimi che disegnano continuamente carte del tempo da spedire via
satellite ad aerei e navi in navigazione. Fenomeni pericolosi come i cicloni
vengono seguiti dalla loro nascita e viene previsto il loro cammino così che
le popolazioni interessate possano prendere tutte le misure necessarie a
limitare i danni e salvare le proprie vite.
I risultati odierni sono frutto di una collaborazione scientifica estesa e
di un perfetto scambio di informazioni che avviene in tempi brevissimi e su
scala mondiale.
Superficie isobarica
Il clima e la determinazione delle previsioni meteorologiche
Il clima e la determinazione delle previsioni meteorologiche (english
version)
LA DANZA DELLA PIOGGIA
Le civiltà più antiche e le popolazioni primitive che ancora
sopravvivono hanno riti propiziatori per ottenere la pioggia quando è secco,
o per invocare il ritorno del sole quando le acque inondano la terra.
Ingenui forse, ma come dar loro torto? Non sarebbe bellissimo se piovesse al
momento giusto e ci fosse il sole quando si deve mietere e raccogliere?
Lasciando perdere le danze tribali, l'uomo ha escogitato sistemi per
modificare il clima e causare precipitazioni. Uno dei più antichi è quello
dei razzi che vengono sparati nelle nubi da grandine. Sempre per prevenire
la caduta di grandine, oppure per stimolare la formazione di nubi da
pioggia, aerei speciali spargono in quota definite quantità di opportune
sostanze chimiche.
Esistono anche progetti grandiosi, ma che hanno del fantascientifico. Per
esempio la costruzione di una diga lunga 73,5 chilometri attraverso lo
stretto di Bering per portare ancora più a nord i benefici della corrente
atlantica del Golfo. Se si dipingessero di nero centinaia di chilometri di
sabbia nel deserto del Sahara, si creerebbe una depressione enorme con
precipitazioni abbondanti. Forse due progetti costosi ma realizzabili; il
problema è che le garanzie di successo sono scarse e che non siamo in grado
di prevedere quanto l'equilibrio climatico del nostro pianeta risulterebbe
alterato.
Purtroppo l'opera dell'uomo negli ultimi cento anni ha profondamente
modificato il clima del pianeta provocando danni di cui forse sentiremo le
conseguenze presto; il disboscamento selvaggio, lo smog atmosferico,
l'inquinamento delle acque e il loro spreco, l'urbanizzazione incontrollata
hanno sicuramente modificato parametri meteorologici importanti.