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Màcchina.

(dal latino machina). Congegno atto a permettere la trasformazione di una data forma di energia in un'altra energia di forma diversa; apparecchio capace di compiere meccanicamente delle operazioni. ║ Per antonomasia, con il termine m. oggi si intende l'automobile, o anche, a seconda dei contesti, la m. fotografica, la m. da presa, la rotativa, la locomotiva ferroviaria o l'elaboratore elettronico. ║ Termine generico con cui si indicano i mezzi bellici dell'antichità e del Medioevo finalizzati all'assedio; ordigno esplosivo. ║ Costruzione architettonica molto complessa e articolata. ║ Nel teatro antico, congegno per ottenere effetti scenici e per far intervenire nell'azione drammatica la rappresentazione della divinità. ║ Fatto a m.: detto di prodotti confezionati con procedimenti meccanici, contrapposto a fatto a mano. ║ Vincere per due m.: nelle gare ciclistiche indica la lunghezza del veicolo per determinare la distanza tra un concorrente e l'altro. ║ Fig. - Persona che pensa e agisce in modo meccanico, ripetitivo e disumanizzato, soggetto privo di sentimenti. ║ Parlare a macchinetta: in maniera meccanica, senza che intervenga la riflessione. ║ Secolo delle m.: si designa l'età contemporanea caratterizzata dall'avvento tecnologico. ║ M. elettorale, m. dello Stato, m. della giustizia: insieme costituito da più parti o settori preposti ad un medesimo scopo (assicurare lo svolgimento di libere elezioni, l'insieme degli organi che compongono lo Stato, il complesso dei mezzi che garantiscono l'esercizio della legge. • Fis. - M. semplici: nome di un gruppo di meccanismi elementari, nei quali una forza si equilibra con un'altra forza, in genere diversa dalla prima per grandezza, direzione e verso. Le due forze sono dette: potenza (quella che si considera attiva), resistenza (quella che deve essere vinta). Sono m. semplici la leva, la carrucola, il verricello, il piano inclinato, il cuneo, la vite, il torchio idraulico. • Tecn. - M. elettriche: sono quelle destinate a trasformare l'energia elettrica in energia meccanica o viceversa. All'interno si possono distinguere le m. elettriche statiche in cui non vi sono organi in moto (come i trasformatori) e le m. elettriche ruotanti. Le m. elettriche ruotanti si suddividono in m. sincrone e in m. asincrone.M. sincrone: m. elettriche in cui la velocità di rotazione è costante, proporzionale alla frequenza delle correnti assorbite e inversamente al numero di poli della m. ║ M. asincrone: m. elettriche a induzione in cui la velocità di rotazione è variabile intorno a un certo valore, proporzionale questo alla frequenza delle tensioni di alimentazione, e inversamente proporzionale al numero di poli della stessa. Sono fra le m. più usate industrialmente. ║ M. elettrostatiche: servono a generare una differenza di potenziale fra due conduttori isolati. Le m. elettrostatiche a strofinio utilizzano le cariche prodotte per strofinio su un isolante; le m. elettrostatiche a induzione utilizzano le cariche prodotte per induzione su un conduttore. Sono di questo tipo l'elettroforo di Volta, le m. di Wimshurt, il generatore elettrostatico di Van de Graaff. ║ M. a fluido: sono quelle m. che lavorano trattando un fluido e sono le m. più frequenti: se il fluido non si lascia comprimere, in generale si parla di m. idrauliche, se invece è comprimibile ed innesca delle trasformazioni termodinamiche, si parla di m. termiche. ║ M. idrauliche: a tale categoria appartengono le m. che trasformano l'energia cinetica di un liquido in movimento, generalmente acqua, in energia meccanica, o viceversa. Nel primo caso si hanno le m. idrauliche motrici; nel secondo caso si hanno le m. idrauliche operatrici.M. termiche: sono le m. capaci di trasformare energia termica in lavoro meccanico. Poiché non avrebbe senso considerare le m. che operano la trasformazione inversa, cioè quelle che utilizzano l'energia meccanica fornita da un motore per ottenere calore, si definiscono m. termiche operatrici quelle che utilizzano l'energia meccanica fornita da un motore per imprimere energia a un fluido. Le m. termiche possono essere divise in due grandi gruppi: m. a vapore e m. a gas. Al primo gruppo appartengono le m. a stantuffo (alternative) e le turbine a vapore; al secondo, i motori a combustione interna e le turbine a gas. ║ M. di Linde: m. per la liquefazione dei gas a bassissime temperature, usata per liquefare l'aria. Fu inventata dall'ingegnere tedesco C. Linde (1842-1934). ║ M. eoliche: sono quelle m. che utilizzano la forza dei venti e la trasformano in energia elettrica, ad esempio i mulini a vento o i più moderni impianti delle centrali eoliche. ║ M. a dividere: serve per graduare le scale degli strumenti di misura e di precisione. Possono essere lineari, come quelle idonee a dividere un metro in centimetri e in millimetri, o circolari, come quelle per fare cerchi graduati, per esempio, negli strumenti di topografia. ║ M. combinata: m. per la lavorazione del legno che sulla stessa incastellatura porta diversi utensili azionabili da un solo motore, in modo da poter compiere, in tempi successivi, lavori diversi. In alcune m. (combinate multiple), vari utensili possono lavorare contemporaneamente, compiendo così lavorazioni diverse con un solo passaggio del pezzo. ║ M. continua: m. per la fabbricazione della carta. ║ M. agricole: non si limitano a sostituire, imitandolo, il lavoro umano o degli animali, ma consentono di eseguire operazioni con tecnica diversa, ottimizzando i risultati finali. Le m. agricole per i lavori sui campi possono essere a traino animale o meccanico; portate dalla trattrice o semoventi, dotate cioè di motore proprio. ║ M. utensile: m. che lavora sia per la deformazione del materiale che per l'asportazione del materiale ad essa sottoposto. Le m. utensili realizzano i moti relativi fra l'utensile e il pezzo, con possibilità di regolare la velocità di taglio e la velocità di avanzamento. Alcune m. utensili (di tipo universale) realizzano più di un'operazione. ║ M. operatrice: m. destinata a eseguire sui materiali operazioni che ne alterano la forma. Comprendono, oltre le m. utensili, quelle che eseguono lavorazioni a caldo sui metalli. ║ M. utensile a copiare: m. utensile dotata di particolari organi sensori, capaci di leggere la forma di un pezzo campione e di guidare l'utensile in modo che, nella lavorazione, siano prodotti pezzi aventi uguali la forma e le dimensioni. ║ M. a platina: m. da stampa, che funziona a pressione sul foglio da stampare, di piani di piccolo formato (platine), talvolta azionata a pedale. ║ M. a schede perforate: dispositivo elettromeccanico o elettronico adibito alla elaborazione dei dati contenuti su schede perforate. ║ M. fotografica: V. FOTOGRAFIA. ║ M. da presa: m. fotografica in cui l'emulsione fotosensibile viene esposta alla luce per singoli fotogrammi con velocità costante. Si compone di una cassa, avente funzione di camera oscura; di una serie di obiettivi, intercambiabili o montati su di una torretta girevole davanti al quadruccio di esposizione; di un motore per il trascinamento regolare della pellicola; di un diaframma posto tra obiettivo e quadruccio; di un mirino, dispositivo ottico atto al controllo dell'inquadratura; di magazzini che raccolgono la pellicola da impressionare e quella impressionata. Altri componenti accessori, ma diventati indispensabili per la cinematografia professionale, sono filtri, paraluci, cavalletti, carrelli ecc. Questi componenti possono variare a seconda degli scopi e degli usi professionali. Avremo così m. da presa cadenzate alla velocità di 24 fotogrammi al secondo, 36, 72, ecc. (12 o 16 fot/sec nelle cineprese per dilettanti); formati da 8 mm e da 16, 35 e 70 mm per gli usi professionali; diversi metraggi di pellicola trascinabile: 30, 60, 120 o 300 m. ║ M. per scrivere: m. che serve per imprimere su un foglio di carta un testo con lettere, cifre e segni e ottenere volendo alcune copie di esso. Formata da una tastiera con 42-46 tasti, su quattro file; ciascun tasto è idoneo a muovere un sistema di leve che terminano in un blocchetto con impressi i caratteri. Questo, battendo sul nastro inchiostrato, imprime sulla carta appoggiata a un rullo il segno corrispondente. Il foglio su un carrello mobile è fatto scorrere in corrispondenza del punto dove battono i blocchetti. ║ M. per cucire: inventata nel 1829 da Bartolomeo Thimonnier e in pochi anni perfezionata e diffusa largamente, ha segnato per l'industria dell'abbigliamento l'inizio di un tempo nuovo. ║ M. pianocilindriche: m. da stampa, in cui la composizione tipografica ha la forma piana ed è collocata su di un piano (o carro) dotato di moto alternativo in piano orizzontale: il foglio di carta invece si avvolge su di un cilindro, che è dotato di moto di rotazione in concordanza col moto del carro per la fase di stampa, ed esercita sul materiale portato dal carro, la necessaria pressione. ║ M. per legnami: m. per la lavorazione meccanica del legno, nelle quali si hanno due movimenti fondamentali: uno di lavoro (rettilineo, rotatorio, elicoidale) impresso all'utensile e uno di alimentazione, continuo o intermittente, impresso all'utensile o al pezzo. Questi movimenti avvengono a velocità superiori a quelle consentite nelle m. per i metalli. ║ M. per prova di materiali: apparecchiature che servono per eseguire esperienze idonee a determinare le proprietà elastiche e di resistenza meccanica di materiali su opportuni campioni (provini). Possono essere per prove statiche o per sollecitazioni ripetute o per prove di urto. ║ M. pneumatica: V. POMPA PNEUMATICA. • Telecom. - M. segnali: nelle centrali telefoniche dispositivo che serve per la generazione dei segnali e dei toni acustici necessari per informare gli utenti del progredire o meno del collegamento della linea.
La macchina a vapore